In questi giorni a Roma e a Tivoli si stanno svolgendo i lavori per la seconda edizione degli Stati Generali del Patrimonio Industriale. Claudia Cerioli, Responsabile Archivi storici e Servizi bibliotecari, ha preso parte all’evento in rappresentanza di Fondazione Ansaldo.

Titolo del suo intervento Archimondi. Gli archivi industriali e imprenditoriali a portata di click.

2 Stati Generali del Patrimonio Industriale

L’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale - AIPAI, in occasione dei suoi 25 anni, ha promosso i Secondi Stati Generali del Patrimonio Industriale. Per tracciare un bilancio ed elaborare strategie e visioni per il futuro prossimo ha posto le condizioni per l’incontro tra gli addetti ai lavori e il confronto tra i molteplici ambiti operativi, di ricerca e istituzionali coinvolti. Ci si è riuniti a Roma e a Tivoli con la consapevolezza che il primo lascito dell’età industriale siamo noi, la nostra società con i suoi pregi e le sue contraddizioni, le incredibili conquiste degli ultimi secoli.

La risposta è stata ampia e tra i contributi presentati in gran numero si possono scorgere studi di approfondimento e denunce, buone pratiche di conservazione e progetti di riuso, percorsi culturali e azioni di valorizzazione del patrimonio intangibile.

Il tutto fa ben constatare che pur con impianti metodologici fortemente caratterizzati, sono sempre di più le discipline che convergono sull’oggetto e sui contesti della produzione e gradualmente assimilano i principi consolidati dell’archeologia industriale.

Le voci di una comunità segnata dai due anni di pandemia mostrano più incisivamente il divario tra il permanere di emergenze culturali e ambientali, da un lato, e un’aumentata tensione al riconoscimento e al ripensamento dell’eredità industriale, dall’altro.

Quest’ultima si conferma sia nella centralità che le memorie e la cultura industriale hanno assunto nelle strategie di ripresa dei programmi nazionali ed europei, sia nelle potenzialità di riscatto sociale economico e ambientale che emergono da una declinazione aggiornata dei progetti di recupero e rigenerazione.

Image

24 maggio

Andrea Doria: la Grande Dame degli abissi

di Andrea Murdock Alpini (PHY Diving Equipment)

Gli oltre 100 archivi custoditi da Fondazione Ansaldo racchiudono numerose tipologie di documenti. La loro conservazione, nonché fruibilità, in alcuni casi è a rischio a causa della fragilità e deteriorabilità dei supporti stessi. Inoltre, la volontà di rendere sempre più accessibile al pubblico questo patrimonio e le possibilità date dai nuovi mezzi tecnologici, hanno reso oggi più che mai la digitalizzazione uno strumento fondamentale per supportare le azioni di conservazione e valorizzazione degli archivi.

Nasce così Archimondi, un progetto di inventariazione e digitalizzazione su vasta scala degli archivi conservati da Fondazione Ansaldo, senza limiti temporali, che ad oggi ha reso fruibili sul sito della Fondazione, digitalizzati totalmente o in modo selettivo, 6 complessi documentari: l’archivio Flavia Steno (prima giornalista donna per “Il Secolo XIX”) e l’archivio Giovanni Battista Ansaldo e gli house horgan «Civiltà delle Macchine», «L’Ansaldino», «Cornigliano» e «Rivista Italsider».

Archimondi guarda agli archivi nella loro totalità, offrendo molteplici spunti di ricerca in merito alle tematiche più diverse, quali ad esempio le strategie imprenditoriali e le produzioni manifatturiere, le maestranze operaie e lo sviluppo del welfare aziendale, le trasformazioni del paesaggio urbano, la storia della navigazione, il ruolo della donna nella società novecentesca, l’arte in fabbrica, il giornalismo italiano nonché i più importanti protagonisti dello scenario intellettuale del Novecento. Una ricchezza di suggestioni che comunque non esaurisce lo straordinario patrimonio archivistico e foto-cinetecario custodito dalla Fondazione Ansaldo sin dal 1980, anno di apertura al pubblico dell’Archivio Storico Ansaldo.

archimondi

top art archivissima2022

Una visita guidata presso Villa Cattaneo dell’Olmo, sede storica di Fondazione Ansaldo, porterà i partecipanti alla scoperta dei grandi cambiamenti del Novecento analizzati in un’ottica industriale, culturale, sociale, ambientale ed economica attraverso un viaggio tra gli oltre 100 archivi custoditi da Fondazione Ansaldo.

Il Novecento stacca dal passato con un’accelerazione improvvisa, in modo radicale. L’industrializzazione stravolge i territori e le comunità, ridefinendo contorni urbani e stabilendo nuovi centri di potere e nuove gerarchie sociali. Il liberismo di inizio Novecento cede il passo ai mercati globali, non senza essere passato prima attraverso politiche autarchiche. I venti di guerra portano con sé milioni di morti, ma anche convenzioni sociali nuove; cambiano i costumi, le abitudini, persino la moda. Le tecnologie, sulla spinta degli eventi bellici, compiono un improvviso balzo in avanti, e messe al servizio della pace promettono un benessere diffuso. Gli orizzonti si allargano a dismisura, dall’atomo allo spazio, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Trasformazioni tuttora in corso in uno scenario sempre più liquido, delle quali è possibile tuttavia individuarne le direttrici.

Tutto ciò raccontano gli archivi, e molto di più: durante la visita un particolare approfondimento andrà a illustrare i mutamenti delle tecniche fotografiche e i soggetti delle foto stesse andranno ad illustrare i numerosi mutamenti avvenuti nel Secolo Breve.

archivissima3

Fondazione Ansaldo ha partecipato alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino aderendo alle iniziative organizzate da Museimpresa in collaborazione con Lavazza e alla conferenza stampa tenuta da Erga edizioni.

Sono stati presentati al pubblico i libri, fortemente voluti dalla Fondazione, Rex, il sogno azzurro – the blue Riband, scritto da Flavio Testi, e L’umanesimo industriale nell’Italia d’Otto-Novecento, scritto da Eligio Imarisio, entrambi pubblicati e distribuiti da Erga edizioni.

Salone Internazionale del Libro di Torino 2022

Museimpresa, all’interno del Caffè Letterario allestito da Lavazza, ha organizzato un palinsesto ricco di interviste con illustri ospiti, talk ed eventi dedicati alla cultura d’impresa e al valore del patrimonio storico delle aziende italiane, ai quali hanno aderito 25 tra musei e archivi d’impresa.

Non è un caso che le storie di intuizioni imprenditoriali, di passaggi generazionali, di creatività e Made in Italy siano legate al mondo del libro: sono le testimonianze, da tramandare e valorizzare, della cultura politecnica e del forte legame tra tradizione e innovazione che contraddistinguono il saper fare del tessuto produttivo italiano.

I nuovi linguaggi di comunicazione, il rapporto tra imprese e grandi artisti e designer, la voce delle nuove generazioni di imprenditori, il ruolo delle donne, protagoniste di grandi storie imprenditoriali, il valore degli archivi aziendali, il turismo industriale: sono solo alcuni dei temi al centro del palinsesto pensato da Museimpresa e dai suoi associati.

Fondazione Ansaldo ha partecipato:

Giovedì 19 maggio al panel di Museimpresa “Cultura Politecnica. Cos'è l'heritage aziendale e come crea cultura”: una conversazione su incroci di competenze, pluralità dei saperi, processi di umanizzazione e innovazione all’interno delle dinamiche aziendali e il loro impatto sulla coesione sociale e territoriale, a partire dai libri L’umanesimo industriale nell’Italia d’Otto-Novecento e Una storia al futuro. Pirelli, 150 anni di industria, innovazione, cultura a cura di Fondazione Pirelli.

Protagonisti del Panel Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo, Eligio Imarisio, autore del libro L’umanesimo industriale nell’Italia d’Otto-Novecento, Antonio Calabrò, direttore di Fondazione Pirelli e Presidente di Museimpresa e Francesco Morace, sociologo e saggista, in veste di moderatore dell’incontro.

Salone Internazionale del Libro di Torino 2022 1

Venerdì 20 maggio al panel di Museimpresa “L’archivio racconta. Storie antiche di imprese moderne” dove si è discusso, a partire dal libro Rex, il sogno azzurro – the blue Riband, dell’arte di conservare e descrivere documenti che ci restituiscono storie che è alla base del lavoro d’archivio, un’attività minuziosa e strutturata, contraddistinta da intuizioni e creatività, che permette di raccontare e riportare in vita imprese e personaggi lontani nel tempo, con le testimonianze di Lucia Nardi, responsabile dell’Archivio Storico ENI, Lorenzo Fiori, direttore di Fondazione Ansaldo, Carolina Lussana, direttrice di Fondazione Dalmine, moderati dal giornalista e musicista Valerio Millefoglie.

Salone Internazionale del Libro di Torino 2022 2

Lunedì 23 maggio, all’interno della conferenza stampa tenuta da Erga edizioni intitolata “La nuova carta polisensoriale: riviste, libri, agende e calendari con video e audio” è intervenuto, anche a nome di Fondazione Ansaldo, Eligio Imarisio per raccontare l’uso innovativo dei QR code attraverso la Startup Vesepia all’interno delle pagine del libro L’umanesimo Industriale nell’Italia d’Otto-Novecento che consentono di visualizzare, tramite il proprio smartphone o tablet, contenuti multimediali quali gallery fotografiche e filmati (provenienti dagli archivi di Fondazione Ansaldo), presenti anche nel libro Rex, il sogno azzurro – the blue Riband.

La nuova carta polisensoriale va ad includere, all’interno del testo scritto, materiali audiovisivi in grado di arricchire e completare il racconto. l’App Vesepia permette dunque di esprimere e valorizzare al meglio tutte le tipologie di documenti conservati negli oltre 100 archivi di cui Fondazione Ansaldo è custode.

Salone Internazionale del Libro di Torino 2022 3

Giovedì 26 maggio il Direttore di Fondazione Ansaldo, Lorenzo Fiori, ha preso parte alla settima edizione di Top 500 Liguria organizzato da PwC Italia, in collaborazione con La Repubblica e Università di Genova, organizza a bordo della nave Costa Firenze a Genova. Top 500 Liguri è l’appuntamento annuale che fornisce una panoramica complessiva dell’andamento dell’economia ligure e una sintesi delle prossime sfide che le aziende dovranno affrontare per disegnare un percorso di ripartenza e di crescita.

L’evento è stato l’occasione per approfondire come la transizione ecologica e l’innovazione digitale, supportate dalle risorse del PNRR, possano rappresentare, in un contesto di mercato complesso e articolato, leve strategiche di una ripresa economica concreta e sostenibile.

Hanno preso parte all’evento Marco Bucci, sindaco di Genova; Giuseppe Campora, Amministratore Delegato Eye Pharma; Giovanni Ciferri, CEO & Founder Buddyfit; Lorenzo Fiori, Direttore Fondazione Ansaldo; Antonio Gozzi, Presidente Duferco Italia Holding; Daniele Magnoni, Partner PwC Italia; Andrea Manchelli, Partner PwC Italia; Edoardo Garrone, Presidente ERG; Giovanni Mondini, Presidente Confindustria Liguria; Luigi Pastore, Caporedattore la Repubblica; Alberto Quagli, Professore Ordinario e Direttore Dipartimento di Economia Università di Genova; Sonia Sandei, Head of Electrification Enel Group e Mario Zanetti, Direttore Generale Costa Crociere.

Di questo incontro ce ne parla il giornalista, nonché moderatore dell’evento, Massimo Minella nel suo articolo pubblicato su La Repubblica il 27 maggio.

la rotta da seguire punta al mediterraneo

In cerca di una nuova centralità nello scenario globale, Genova ricomincia dal mare.
In passato il problema era il denaro. Non c'era pianificazione che non finisse per scontrarsi con le carenze di liquidità. Adesso le risorse ci sono e sono anche tante. Resta però da capire come impiegarle, per non disperderle in una miriade di iniziative. Dice bene Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere, quando sottolinea la necessità di decidere, rapidamente, dove indirizzare il fiume di denaro che dal Pnrr ai fondi comunitari e statali bagna abbondantemente il Paese.

Non è un caso che il sindaco Marco Bucci ricorra a un parallelo finanziario che è Storia, quella del Piano Marshall. Anche allora la ripresa, che era una ricostruzione dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, poggiava sulle risorse garantite all'Europa dagli Stati Uniti, con un piano economico (meglio, politico-economico) in grado di rimettere in piedi l'intera comunità. E oggi? Ci sono nuovamente le condizioni per rimettere in movimento l'economia, facendola soprattutto camminare velocemente. La sfida, infatti, come sottolinea il presidente dell'autorità di sistema portuale Paolo Signorini, è quella dell'accessibilità, della necessità di servire al meglio il cammino della merce, delle persone e dei dati. E tutto transita da una Liguria "olistica" che l'Allegato Infrastrutture del ministero guidato da Enrico Giovannini premia nei quattro segmenti della mobilità, mare, gomma, ferro e cielo. Ecco la rotta da seguire per trovare una nuova centralità nello scenario internazionale.

Ma in che direzione guardare? Non ci sono dubbi, verso il Mare e in particolare verso il Mediterraneo. La testimonianza di Tonino Gozzi, presidente del gruppo Duferco, è una sorta di mappa che invita a guardare nuovamente oltre. Duferco, realtà fra le più importanti del comparto siderurgico, amplia il suo business in più direzioni, puntando sempre forte sul mare. Ed è al Mediterraneo che si deve guardare, in particolare alla sponda africana e a quella balcanica. Scegliendo queste rotte si puà crescere, non solo sul fronte del business, ma anche su quello sociale e culturale, con le differenze che finiscono inevitabilmene per appiattirsi e i punti di contatto che si amplificano.

Forse sarebbe opportuno tenere sempre bene a mente i percorsi della storia, anche di quella industriale, riassunti dal direttore  della Fondazione Ansaldo Lorenzo Fiori.  Questa fabbrica della memoria, il più importante archivio d'impresa, ci parla delle scelte industriali che hanno cambiato il corso degli eventi e che, guarda caso, spesso sono state compiute a Genova.

Si può, si deve ritentare lo stesso percorso. Si scoprirà, in questo modo, che invertire la rotta è possibile, facendo tornare qui i cervelli che sono andati altrove, ma anche le imprese che hanno delo- calizzato all'estero e che ora stanno rivalutando le loro scelte. In questo modo, sottolinea Sonia Sandei, direttore dell'elettrificazione dell'Enel, si può tornare a crescere.

  

 

 

Nell’ambito delle iniziative previste per i 95 anni del Dopolavoro Ansaldo-Fincantieri, Fondazione Ansaldo e il Cral Ansaldo-Fincantieri hanno inaugurato il 29 aprile la mostra fotografica #Women, incentrata sul ruolo della donna e del lavoro femminile nel corso del Novecento italiano.

La mostra fotografica, itinerante, trova il suo quarto allestimento all’interno degli spazi di Villa Maria (via Merano 101R) e per la prima volta apre all’intera città di Genova.

 “Sono convinto che non ci siano parole migliori di quelle della nostra inossidabile Costituzione, in particolare quelle dell’art. 37 che desidero ricordare «La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione», non dimentichiamole dunque nel visitare questa mostra fotografica.”

Lorenzo Fiori, direttore Fondazione Ansaldo

“Il tema dell’equità del lavoro femminile è elemento fondamentale ed è direttamente proporzionale allo sviluppo di una società più giusta fondata sul rispetto dei diritti universali ed è proprio perché convinti di tale importanza che abbiamo convintamente voluto e collaborato con la Fondazione Ansaldo, per allestire la mostra #Women nei nostri locali, dando non solo ai soci la possibilità di visionarla, ma renderla, per la prima volta aperta alla cittadinanza tutta.”

Angela Trani Segretaria Generale Cral Ansaldo-Fincantieri

women aprile22

Genova 2 maggio 2022 – il 29 aprile Fondazione Ansaldo e Cral Ansaldo-Fincantieri hanno inaugurato la mostra fotografica #Woman, una retrospettiva attraverso 47 immagini e brevi filmati storici provenienti dalla Fototeca e dalla Cineteca di Fondazione Ansaldo, sull’importante ruolo che le donne hanno avuto nel mondo del lavoro, delle conquiste verso l’emancipazione socio-economica e la completa realizzazione di sé.

All’evento hanno preso parte Osvaldo Moretta, presidente del Centro Sociale Interaziendale Ansaldo-Fincantieri, Lorenzo Fiori, direttore di Fondazione Ansaldo, Claudia Cerioli, curatrice della mostra che ha accompagnato gli ospiti in una visita guidata, e le RSU sindacali.

L’esposizione fa parte del progetto Mostre in Fabbrica, ideato nel 2020 da Fondazione Ansaldo con lo scopo di promuovere il patrimonio culturale di cui è custode nel periodo di chiusura dei musei e degli istituti culturali causato dall’emergenza Covid-19. L’obiettivo era quello di portare la cultura d’impresa, attraverso una serie di mostre itineranti, all’interno dei luoghi di lavoro, sia per consentire la fruizione culturale in quel tempo di limitazioni e impossibilità ad organizzare eventi aperti al pubblico, sia per promuovere e rafforzare il legame tra il mondo dell’impresa e il mondo della cultura, di cui Fondazione Ansaldo è portavoce da oltre 40 anni, sostenendo l’assioma che il lavoro genera cultura, la cultura genera lavoro.

Il progetto mantiene tutt’oggi l’intento di valorizzare il legame tra questi due mondi e, grazie alla collaborazione con il Dopolavoro Ansaldo-Fincantieri, la mostra #Women sarà fruibile gratuitamente non solo ai lavoratori delle aziende che hanno già aderito all’iniziativa, ma a tutti i lavoratori, alle loro famiglie e a chiunque lo desideri. Già molte scuole hanno aderito all’iniziativa prenotando una visita guidata.

Quello dell’emancipazione femminile è un lungo percorso iniziato negli anni della prima guerra mondiale, quando, a causa degli eventi bellici, le donne furono chiamate a colmare il vuoto creato dalla partenza degli uomini per il fronte. Il loro contributo non si limitò a quei ruoli considerati tipicamente femminili – infermiere, crocerossine, dame di carità o maestre – ma si estese anche ad ambiti considerati fino a quel momento esclusivamente maschili. Fu in quegli anni che fecero il loro ingresso in fabbrica le prime donne operaie, mentre per le strade si videro per la prima volta donne autiste di tram o bigliettaie, le prime postine e le prime spazzine, garantendo così la sopravvivenza di tutta la società civile e dei suoi valori.

Un percorso che si è sviluppato nel corso dell’ultimo secolo attraverso coraggiose lotte per la parità dei diritti, che hanno portato ad un primo, fondamentale, risultato nel 1946 con il diritto di voto per le donne mentre, per quanto riguarda il mondo del lavoro, si è dovuto aspettare fino al 1977 perché fosse legiferata la parità salariale tra i sessi, ancora oggi purtroppo non sempre applicata.

Le testimonianze conservate in Fondazione Ansaldo raccontano le esperienze, le lotte e le conquiste delle protagoniste di un’epoca che, per quanto cronologicamente abbastanza vicina, è ormai psicologicamente distante e orizzonte sconosciuto alle generazioni più giovani. L’impegno della Fondazione non è solo quello di portare avanti un’operazione di memoria o di conoscenza storica. È qualcosa di più. Dietro c’è la convinzione che sia possibile un dialogo tra le generazioni, una trasmissione di esperienze, una commistione di linguaggi. Rendere più forte questo legame tra generazioni significa dare vita a un nuovo laboratorio di comunicazione sociale, ancor più importante nel periodo storico attuale in cui i diritti paiono affievoliti, quando non negati, obbligandoci a interrogarci su cosa stia accadendo alla nostra società, divenuta immemore della fatica costata per ottenerli.

In occasione dei suoi 95anni, il Cral Ansaldo-Fincantieri, tra le diverse iniziative che si sono svolte e si svolgeranno nel corso del 2022, consapevole dell’importanza del lungo percorso che ha portato all’emancipazione ed al riconoscimento dei diritti delle donne e convinto che questi passaggi di lotta e sacrificio debbano essere tramandati alle generazioni future, ha sviluppato un progetto scolastico con gli istituti di Sestri Ponente, che coinvolge i ragazzi delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, gli Istituti Rosselli, Odero, Calvino e le Scuole Primaria Carducci e Foglietta. Dando l’opportunità di organizzare delle visite guidate per ciascuna classe. È un progetto socio-culturale che è stato accolto con piacere dalle scuole proprio perché evidenzia un percorso ed una trasformazione sociale importantissima.

Per ulteriori informazioni e visitare la mostra:

Rif. Cral Ansaldo Fincantieri
Tel. 010 6445143
Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Rif. Fondazione Ansaldo
Tel. 010 859 4125
Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

sito: www.fondazioneansaldo.it