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25 aprile

Il Fondo Cavo
Una storia di Resistenza e Libertà

In occasione dell’80esimo Anniversario della Liberazione, Fondazione Ansaldo ha pubblicato on-line, sulla piattaforma Archimondi, le preziose sequenze filmiche del Fondo Cavo, ceduto in comodato dal sig. Giuseppe Cavo Visconti, su interessamento dell’Associazione Memoria della Benedicta.

I film pubblicati mostrano sequenze inedite legate all’eccidio della Benedicta: scene di vita partigiana, il giorno della Liberazione di Voltaggio e i funerali dei caduti a Serravalle, Voltaggio e Bosio. L’eccidio della Benedicta, avvenuto tra il 6 e l’11 aprile del 1944, «è un episodio multiforme e complesso, che non può essere circoscritto al solo fatto militare e all’episodio tragico dell’eccidio, in quanto racchiude in sé significati più vasti e profondi che è fondamentale tramandare alle generazioni future». Gruppo di studio – Associazione Memoria della Benedicta.

FONDO CAVO, 1920 - 1972

Il fondo Cavo, acquisito tra il 2009 e il 2011 dal sig. Giuseppe Cavo per il tramite dell’Associazione “Memoria della Benedicta”, è composto da 115 film.

Giuseppe Cavo Visconti (1908 - 1980) fin da giovane dimostrò un grande interesse per la fotografia e per la cinematografia e si cimentò, pur da autodidatta, nella realizzazione di film amatoriali e di fotografie degli avvenimenti più diversi della vita nella zona di Voltaggio, dove era nato.

Fu vicino al movimento della Resistenza partigiana e nei locali della trattoria di famiglia - la trattoria “Visconti” - avvenne la resa dei tedeschi di stanza a Voltaggio. Tale atto consentì il recupero di alcuni camion di armi che furono portate a Genova e servirono ai partigiani liguri per liberare la città.

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Grazie alla passione dimostrata per l’arte cinematografica, fu contattato dal regista Carlo Lizzani che gli offrì di collaborare alla realizzazione del film Achtung! Banditi! I numerosi filmati da lui realizzati, di contenuto assai diversificato, costituiscono un’importante testimonianza della vita e della storia dell’Appennino ligure-piemontese e, prima di essere ceduti a Fondazione Ansaldo, sono stati conservati dalla Associazione “Memoria della Benedicta”.

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L’Associazione “Memoria della Benedicta” è la trasformazione avvenuta nel novembre 2003 del Comitato del 1999 per il recupero e la valorizzazione della Benedicta, sorto per iniziativa del Consiglio Regionale del Piemonte, della Provincia di Alessandria, dell’ANPI, dei Comuni di Bosio e Ovada, dell’Istituto Storico della Resistenza di Alessandria, della Comunità Montana Alta Val Lemme e Alto Ovadese, del Parco Capanne di Marcarolo e dell’Associazione Amici della Colma. L’Associazione “Memoria della Benedicta” si propone di valorizzare e far conoscere la storia delle valli attorno alla Benedicta e quella dei partigiani caduti nell’eccidio dell’aprile 1944, divenuti l’emblema della Resistenza delle popolazioni dell’Appennino ligure-piemontese al nazifascismo.

Ad oggi sono stati processati e resi disponibili 97 film.