Struttura e ordinamento - Archivio
In questa sezione sono sinteticamente elencati i complessi archivistici acquisiti a vario titolo da imprese, enti e persone fisiche diversi.
Come livello di base di descrizione si è assunto l'archivio. Quando la struttura di un insieme documentario è piuttosto complessa, con archivi molteplici uniti da vincoli da rispettare ed evidenziare, si è fatto ricorso ad un livello, il fondo, gerarchicamente superiore. Nel caso di archivi particolarmente articolati si è fatto ricorso ad un livello che descrive la serie o la collezione, inferiore a quello di base.
Gli elementi presenti nella descrizione sono: nome del fondo, nome dell'archivio, nome della serie o della collezione, descrizione della serie o della collezione, consistenza, datazione. Più in particolare:
- il nome del fondo è collocato al centro della pagina. Data la pluralità di soggetti che hanno prodotto gli archivi e le carte costituenti il fondo, il nome adottato può essere quello fissato dalla consuetudine o coincidere con quello dell'impresa, dell'ente o della persona fisica che hanno versato la documentazione;
- il nome dell'archivio è collocato al centro della pagina quando non compreso in un fondo; in caso contrario è collocato a margine della pagina. Il nome adottato corrisponde normalmente al nome del soggetto che ha prodotto e/o versato le carte e non si escludono quindi discordanze fra il nome dell'archivio e la sua reale configurazione; in ogni caso sono presenti indicazioni sulla formazione del complesso documentario;
- il nome della serie è collocato a margine della pagina; di ogni serie sono indicati il nome, la consistenza, le date estreme ed una breve descrizione del contenuto. Non sono qui riportate le sottoserie;
- il nome della collezione è anch'esso collocato a margine della pagina; di ogni collezione, come per la serie, sono indicati il nome, la consistenza, le date estreme ed una breve indicazione del contenuto;
- al nome dell'archivio, della serie o della collezione segue la consistenza indicata normalmente con l'endiadi buste e registri. Si ricorda che l'unità archivistica di base è il fascicolo;
- la datazione degli archivi, delle serie e delle collezioni è stata collocata tra parentesi subito dopo la consistenza. Nella descrizione dell'archivio questa collocazione sottolinea il fatto che la datazione si riferisce alle carte e non al soggetto che le ha prodotte. In presenza di rilevanti lacune le date estreme sono state suddivise in due coppie;
- alla datazione segue l'indicazione del mezzo di corredo disponibile presso le sale studio. Questo può essere l'inventario (analitico o sommario a seconda del grado di analiticità della descrizione della singola unità archivistica) o l'elenco (elencazioni, non sempre ordinate, delle unità archivistiche o di conservazione costituenti l'archivio).
Per ciascun archivio, infine, sono presenti sintetiche notizie storico-istituzionali strettamente funzionali alla comprensione dell'ente produttore e indicazioni sulla documentazione conservata.
La documentazione a tutt’oggi acquisita in gestione è ripartita tra: Fondo Acciaierie e Ferriere di Bolzaneto; Fondo Ansaldo e archivi aggregati; Fondo Banco di Chiavari e della Riviera Ligure; Fondo Borsa Valori di Genova; Fondo Costa; Fondo Dufour; Fondo Finmare; Fondo Gaslini; Fondo Ilva e archivi aggregati; Archivio Manzitti; Fondo Perrone; Fondo Pittaluga; Archivio Steno; Archivio Zoncada.
Sono consultabili, in copia e previa specifica autorizzazione della direzione, carte provenienti dagli archivi privati delle famiglie Ansaldo e Dufour e l'archivio di Agostino Rocca conservato in originale presso la Fondazione Einaudi di Torino.
Sono stati inoltre acquisiti:
- archivio De Leonardis, amministratore delegato Asgen (1957-1977);
- archivio Milvio, presidente e amministratore delegato Ansaldo (1976-1983);
- archivio dell’ufficio legale Ansaldo (1963-1981);
- raccolta Italimpianti di Giovanni Scagliotti, ex dipendente della stessa (anni Settanta-Novanta);
- carte Sandro Scarsi (1952-2002);
- raccolta Fernando Carretta ex Direttore Generale Italimpianti (1970-1993); carte stabilimento Fossati (1936-1943);
- carte Campanella Consolini (1960 – 1987);
- carte Massimo Bisca (anni ’40-’70);
- raccolta materiale a stampa Ansaldo Ricerche spa (anni ’70 – ’90);
- raccolta Bollettino Tecnico Finsider da Sebastiano Frixa (anni Sessanta);
- carte Dopolavoro Ansaldo da Maria Luisa Pareto (1928 – 1938);
- carte Medelin Caprara (anni ’40 – ’70);
- raccolta Renato Pagano (anni ’80 – ’90);
- carte della società S.I.A.I.S. (anni ’50 – ’60);
- dossier produzione bellica stabilimento Fossati da Mario Pelli (1936 – 1943);
- carte Angelo Manca (1902 – 1911).
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
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