Mi chiamo Davide Sanna e, grazie all’Accademia Ligustica di Belle Arti, ho avuto l'opportunità di svolgere uno stage presso Fondazione Ansaldo, un'esperienza che mi ha permesso di mettere in pratica le competenze grafiche acquisite durante il mio percorso di studi.
Questo tirocinio, svoltosi dal 1° febbraio 2024 all'8 giugno 2024, ha rappresentato un'importante tappa nel mio sviluppo professionale e personale. Durante il periodo di stage, mi sono occupato della produzione di materiale grafico per eventi organizzati dalla Fondazione. In particolare, mi è stato affidato il compito di ricolorare digitalmente immagini provenienti dagli archivi della Fondazione e di creare graficamente degli inviti. Questo lavoro mi ha permesso di affinare le mie abilità tecniche e di esplorare nuove soluzioni creative per valorizzare il patrimonio archivistico della Fondazione.

Vita di bordo sulla turbonave Federico C 1959 circa

Uno dei progetti più significativi a cui ho contribuito è stato l’evento commemorativo per l’affissione della targa in memoria di Piero Costa e la presentazione dei modelli delle turbonavi Federico C. ed Eugenio C. Per questo evento, mi sono dedicato principalmente alla ricolorazione di alcune fotografie storiche relative a all’Archivio Costa, che sono state esposte all’ingresso della villa il giorno dell’evento.

La scelta delle immagini e la loro ricolorazione hanno richiesto un'attenzione particolare ai dettagli e una sensibilità artistica per rispettare l'importanza storica del materiale. Inoltre, ho realizzato l’invito per la cerimonia. Le immagini esposte sono state una sorpresa organizzata dalla mia referente di stage, Claudia Cerioli. Questa è stata la prima occasione in cui ho visto i miei lavori ottenere un'esposizione così importante, e la soddisfazione di vedere il mio lavoro apprezzato dal pubblico è stata immensa.

Invito La notte degli archivi 7 giugno ore 18.00

Oltre a questo progetto, ho avuto l'opportunità di creare l’invito per la proiezione del docufilm “Giotto, il Novecento proletario di Giordano Bruschi”. Questo evento, di grande rilevanza formativa, ha visto la partecipazione dello stesso Giordano Bruschi, che si è raccontato in prima persona agli ospiti. Creare l'invito per un evento di tale importanza è stato un onore e un'opportunità per mostrare le mie capacità di progettazione grafica in un contesto culturale di alto profilo.

2 DAVIDE

L’ambiente umano che ho trovato presso Fondazione Ansaldo è stato di straordinaria qualità. Sin dal primo giorno, sono stato accolto calorosamente e ho avuto il privilegio di lavorare con persone eccezionali. Desidero ringraziare Claudia, Michela, Pietro, Beatrice, Matteo, Vanda, Michele, Walter, Carlo, Dario, Gian e Franco. Non solo mi hanno offerto un supporto professionale indispensabile, ma hanno anche contribuito a creare un ambiente di lavoro piacevole e sereno, rendendo ogni momento di pausa prezioso. Grazie anche a Camilla e Arianna, con cui ho condiviso questo percorso di tirocinio. Alla conclusione di questo tirocinio, durato oltre 150 ore, mi considero arricchito sia professionalmente sia umanamente. Ho acquisito nuove competenze tecniche, migliorato la mia capacità di lavorare in team e sviluppato una maggiore consapevolezza del valore culturale del mio lavoro.

Questo stage ha rappresentato un passo fondamentale nella mia crescita professionale e mi ha fornito strumenti preziosi per il mio futuro nel mondo della grafica.

Grazie all’Accademia Ligustica di Belle Arti e a Fondazione Ansaldo per aver reso possibile questa esperienza.

Fondazione Ansaldo, dal 2021, ospita un programma di tirocini curriculari dedicato al mondo degli archivi d’impresa. Il vasto patrimonio storico-culturale che conserva viene ampliamente valorizzato pertanto, con l’inizio del 2023, si è scelto di avviare un nuovo programma di tirocini riguardante la comunicazione del patrimonio culturale.

monica sarnelli

Mi chiamo Marica Sarnelli e sono una studentessa del terzo anno di Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Genova. Nel mese di aprile ho iniziato il mio tirocinio presso Fondazione Ansaldo, la quale mi ha offerto un’importante opportunità di apprendimento in linea con il mio percorso di studi. Sono riuscita a mettere in pratica le mie conoscenze teoriche e apprendere nuove competenze direttamente sul campo, concentrandomi sulla promozione e valorizzazione del Patrimonio Culturale. È stata molto utile la partecipazione in alcune attività relative alla mostra “Transizioni. Impresa – Lavoro – Società” tenutasi a Palazzo Reale. Ho creato contenuti social, news per il sito web e un video di presentazione del percorso espositivo.

Grazie a questo tirocinio, oltre ad acquisire una comprensione approfondita di tutte le sfaccettature della comunicazione, il mio bagaglio di conoscenze si è arricchito grazie alle persone che lavorano presso la Fondazione. Sin dal primo giorno, ho potuto percepire con chiarezza la loro profonda passione e impegno nei confronti del loro mestiere.

Desidero ringraziare in particolare Claudia, che mi ha dato l'opportunità di svolgere questo tirocinio; Michela che mi ha accolto con gentilezza e sincerità nel percorso, aiutandomi a comprendere gli errori che commettevo e spronandomi a migliorare giorno dopo giorno; Beatrice, Matteo e Vanda, con i quali ho condiviso le mie giornate arricchite da molte risate ma, soprattutto, dalla dedizione: ogni conversazione con loro conteneva riferimenti storici e culturali che mi hanno fatto comprendere appieno il loro totale impegno verso il lavoro che svolgono.

   
 

Dai tirocini formativi, offerti da Fondazione Ansaldo, stanno nascendo sempre più progetti di tesi di laurea, non solo in ambito storico-culturale, ma anche in campo artistico. È questo il caso di Valentina Mangino, neolaureata del corso magistrale di Progettazione Artistica per l’Impresa, indirizzo Fotografia, presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova.

Ha svolto il suo tirocinio curriculare in Fondazione nella primavera-estate 2022, occupandosi della inventariazione, schedatura e digitalizzazione di alcuni materiali appartenenti all’Archivio Zoncada. In seguito a questa esperienza ha deciso di realizzare la sua tesi partendo dal patrimonio fotografico della Fondazione, unendo la stampa analogica alle nuove tecniche digitali per raccontare la storia delle maestranze operaie.

 Lavorazione nello Stabilimento Artiglierie di Cornigliano 1917

Lavorazione nello Stabilimento Artiglierie di Cornigliano, 1917

Mi chiamo Valentina Mangino e mi sono appena laureata in Progettazione Artistica per l’Impresa, indirizzo Fotografia, presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Ho deciso di svolgere il mio tirocinio curriculare presso Fondazione Ansaldo, che ho conosciuto tramite i social e il sito web, dove ho potuto scoprire la sua proposta formativa, in collaborazione con diverse università. Ho iniziato il mio tirocinio formativo nella primavera del 2022, occupandomi della digitalizzazione di alcuni materiali provenienti dall’Archivio Zoncada, come fotografie raffiguranti gli interni navali progettati dall’architetto e designer Nino Zoncada. Essendo un mondo nuovo per me all'inizio ho faticato ad apprendere le mansioni e i compiti dell’archivista, soprattutto per quanto riguarda le segnature e la terminologia specifica, ma grazie alla guida di Claudia Cerioli, Responsabile degli Archivi storici della Fondazione e tutor aziendale, ho potuto imparare un vero e proprio mestiere e superare le mie difficoltà date dall’inesperienza.

In seguito al lavoro di inventariazione, digitalizzazione e pubblicazione on-line dei materiali trattati svolto nei mesi di tirocinio, ho voluto realizzare la mia tesi di laurea con il contributo della Fondazione, partendo dal suo patrimonio archivistico, in particolar modo quello fotografico. L’idea è nata seguendo una visita guidata per le scuole in Fondazione. Sono rimasta affascinata in particolar modo dalla parte di visita dove veniva mostrato il processo di stampa a contatto partendo da un negativo di vetro di inizio Novecento. Da qui mi sono interessata al mondo della stampa analogica.

 lavorazione di una ruota polare per alternatore trifase da 14 megawatt 1954 Cornigliano

Ho incentrato la mia tesi sulla storia delle maestranze operaie impiegate all’interno degli stabilimenti Ansaldo: l’Elettrotecnico, situato a Cornigliano, e il Meccanico, che sorgeva negli spazzi oggi occupati dal centro commerciale Fiumara, a Sampierdarena. Per la ricerca delle fonti storiche ho utilizzato la piattaforma "Fotografia e Industria”, presente e consultabile on-line sul sito della Fondazione, dove ho scelto una decina di fotografie raffiguranti le maestranze operaie risalenti agli anni che vanno dal 1920 fino agli inizi degli anni ‘50. Ho avuto accesso ai negativi originali grazie a Pietro Repetto, il Responsabile della Fototeca e della Cineteca di Fondazione Ansaldo, il quale mi ha seguita e supportata nel processo di stampa.

Ho voluto raccontare il lavoro delle maestranze operaie attraverso l’uso della stampa analogica, applicando i procedimenti ad annerimento diretto, in particolar modo utilizzando la carta salata. Il processo di stampa inizia con la preparazione della carta, utilizzando bagni ai Sali d’argento, una volta pronta si inserisce la lastra all’interno di un torchietto di legno, disposta a contatto con il vetro del torchietto, ricoperta da un foglio di acetato trasparente (che funge da protezione per la lastra), al quale poi si va a sovrapporre la carta precedentemente salata. Una volta chiuso il torchietto si procede con l’esposizione alla luce solare. In questo modo la carta si andrà a scurire laddove vi sono trasparenze nel negativo di vetro, ottenendo così la fotografia stampata in positivo. In mancanza di luce solare ho utilizzato un bromografo: il procedimento iniziale è lo stesso del torchietto, ma a differenza di quest’ultimo tutti i lati sono oscurati, e su uno di essi, all’interno, sono posizionate delle luci specifiche che vanno a sostituire i raggi del sole nel processo di annerimento.

Infine, ho deciso di unire l’analogico al digitale, scansionando le stampe ottenute, per creare un vero e proprio album fotografico destinato alla fruizione del pubblico, dando vita ad un’unione tra l’antico e il moderno.

Questa esperienza, oltre a essere stata un modo di sperimentare due tecniche di stampa di inizio Novecento e approfondire ricerche sulla fotografia analogica, è stata anche un modo per entrare nell’affascinante mondo degli archivi, che mi piacerebbe scoprire sempre di più.

 

 


Continuano i tirocini formativi offerti da Fondazione Ansaldo rivolti ai giovani interessati al mondo dell’archivistica.

È con soddisfazione che oggi pubblichiamo la testimonianza di Irene Borniotto, studentessa dell’Università di Macerata che non solo ci ha scelto per svolgere il proprio tirocinio, ma anche per realizzare la sua tesi.

Irene al lavoro in Fototeca
Irene al lavoro in Fototeca

Nel febbraio 2022 mi sono iscritta al Master in Formazione Gestione e Conservazione di Archivi Digitali in ambito pubblico e privato attivato dall’Università di Macerata. Come parte fondante del mio piano di studi era previsto lo svolgimento di un tirocinio formativo di trecento ore e la stesura di una relazione riguardante l’esperienza affrontata. Dopo un primo momento di ricerca nel territorio ligure, il mio professore mi ha incoraggiata a prendere contatto con Fondazione Ansaldo, certo che avrei avuto l’occasione di lavorare in un’istituzione d’eccellenza per quanto riguarda il mondo dell’archivistica d’impresa e, nello specifico, nell’ambito della digitalizzazione dei beni culturali. Devo dire che le mie aspettative non sono state disattese: in Fondazione Ansaldo non solo ho portato a termine un’esperienza istruttiva e al tempo stesso lavorativa, ma sono stata anche accolta in un ambiente intellettualmente stimolante, giovanile ed estremamente attento alla formazione dei giovani! Dal punto di vista formativo, il tirocinio mi ha dato modo di “toccare con mano” molte nozioni e argomenti che avevo affrontato nell’ambito del Master solo a livello teorico, permettendomi di entrare nel vivo della materia e di capire come opera realmente un archivista impegnato nella digitalizzazione di documenti.

 Irene al lavoro in Fototeca

Digitalizzazione di un bozzetto di Zoncada

 Il mio progetto formativo consisteva infatti nella digitalizzazione di una serie archivistica e della relativa schedatura sul software dedicato. Precisamente, mi sono occupata dei numerosi disegni tecnici lasciatici dall’architetto veneziano Nino Zoncada (1898-1988), conosciuto specialmente per i suoi progetti dedicati all’arredamento e decorazione degli ambienti di transatlantici e navi da crociera, realizzati su committenza della famiglia Costa, e delle compagnie Home Lines e Sun Line.

Prima di avviare il processo di scansione, sono stata guidata nello studio preliminare del materiale in questione, costituito da più di quattrocento disegni tecnici delle varie imbarcazioni, già identificati, schedati e ordinati sulla base del progetto navale a cui si riferiscono. Si è trattato quindi, di ricavare tutte le informazioni che sarebbero poi tornate utili, non solo nella fase di dematerializzazione, bensì, in particolar modo, nella fase successiva di inserimento online delle rispettive unità. In questa fase, dunque, era prevista l’esecuzione di diverse operazioni, quali la misurazione dei disegni, la rilevazione del materiale e la valutazione dello stato conservativo, che avrebbe potuto incidere sul processo di scansione. Successivamente è iniziato il processo di conversione al digitale dei documenti, per il quale si è rivelato indispensabile l’utilizzo di uno scanner professionale per grandi formati, dal momento che molti lucidi misuravano più di due metri di lunghezza. Anche per questo motivo è stato scelto il formato TIFF, che, grazie alle sue proprietà di formato non compresso, garantisce un’altissima risoluzione delle immagini ottenute. Una volta ottenute le copie digitali dei disegni tecnici, è stata tuttavia operata una conversione di tali immagini in JPEG, dal momento che mantenerle in un formato non compresso e pesante come il TIFF avrebbe comportato vari problemi, non solo dal punto di vista del ricondizionamento e ritocco degli stessi file, ma, soprattutto per il successivo caricamento dei file sulla piattaforma in rete: operazioni che si sarebbero rivelate lente e difficoltose senza la compressione.

Dopo aver effettuato le modifiche opportune e la correzione di piccoli errori avvenuti durante la scansione, si è passati alla fase di inserimento online dei disegni tecnici sulla piattaforma Archimondi, creata dalla stessa Fondazione Ansaldo nell’ambito del piano di digitalizzazione avviato negli ultimi anni. Grazie a Omeka S, un «content management system» open source e gratuito, sono state inserite le 424 unità documentarie che hanno costituito la serie dei disegni tecnici, all’interno del fondo Nino Zoncada. Queste sono state poste, seguendo l’ordine numerico dell’identificativo, in apposite sotto-serie, intitolate sulla base del nome delle navi alle quali i disegni si riferiscono e dopo di che, è cominciato l’inserimento dei relativi metadati nelle schede dedicate ad ogni immagine caricata, ovvero delle informazioni necessarie a rendere la descrizione del disegno e del suo contesto il più completa possibile (titolo, identificativo, descrizione del cartiglio, data cronologica, data topica, soggetto produttore, autore primario e secondario, committenza, materiale, tipo di rappresentazione e tecnica utilizzata, stato di conservazione e collocazione fisica dell’oggetto…).

 Giovanni Zoncada a sinistra e Guido Gambone

Giovanni Zoncada (a sinistra) e Guido Gambone nello studio di quest'ultimo 

Va da sé che la compilazione delle schede descrittive di ogni disegno, non poteva di certo prescindere da una analisi approfondita del fondo Zoncada nella sua interezza e della storia dello stesso soggetto produttore. In introduzione alle serie archivistiche di Archimondi è stata apposta, difatti, una descrizione esaustiva relativa al contenuto di esse, ma soprattutto relativa al progetto a cui si riferiscono: nel nostro caso alle navi da crociera e transatlantici dei quali Nino Zoncada ha curato la realizzazione di arredamento e decorazione degli ambienti.

Infine, per ogni sotto-serie realizzata è stato necessario vagliare il materiale già digitalizzato e valorizzato su Omeka per far sì che, una volta completata la scheda descrittiva con l’aggiunta di miniatura del disegno, l’unità potesse essere associata, tramite il suo codice identificativo, alle altre risorse schedate relative ad altre serie dello stesso fondo (fotografie, bozzetti), in modo da rendere esplicit, per l’utente, le corrispondenze delle sottoserie archivistiche e ricreare così l’uniformità dell’archivio Zoncada.

Alla fine del progetto, tra lucidi, riproduzioni meccaniche, schizzi preparatori, sono stati digitalizzati e resi disponibili per gli utenti online 424 disegni tecnici con relativi metadati descrittivi appartenenti a otto navi: Oceanic; Andrea C.; Federico C.; Michelangelo; Eugenio C.; Stella Maris II; Stella Oceanis; Stella Solaris; Stella Polaris. Il fondo Nino Zoncada ha raggiunto così, più di 1150 elementi.

Fondazione Ansaldo è impegnata nel sociale attraverso due progetti, uno in collaborazione con il Comune di Genova, l’altro con Is.For.Coop., un’associazione molto attiva sul territorio che si occupa di erogare formazione a persone con disabilità.

Nel concreto, le persone che arrivano in Fondazione grazie a questi percorsi vengono reinserite - o inserite ex novo - in un ambiente di lavoro il più possibile sano e creativo, dove possano esprimere le loro attitudini e potenzialità, e, dopo un’adeguata formazione che gli fornisce strumenti e nozioni di base per poter svolgere le loro mansioni, vengono impiegate nel processo di digitalizzazione degli archivi, assumendo così autonomia, sia lavorativa che personale.

 renzo caraccia video editing

Mi chiamo Renzo Caraccia, ho 22 anni e vivo a Genova. Sono uno studente universitario di “Conservazione dei beni culturali” e da maggio 2022 ho iniziato uno stage di formazione presso Fondazione Ansaldo, grazie all’ente di formazione Is.For.Coop. che frequento da qualche tempo.

Ho avuto modo d’incontrare delle brave persone come Claudia, Pietro, Michela. Loro mi hanno insegnato ciò che sto facendo: il montaggio video. Il lavoro consiste nella realizzazione di abstract video tratti dai filmati storici conservati in Fondazione, relativi a Genova e al mondo del lavoro, realizzati tra i primi del Novecento e gli anni Settanta.

Mi hanno insegnato come si modificano, cogliendo le parti fondamentali dei filmati li trasformo in brevi video, come se fossero dei trailer. Al termine del montaggio, a cui aggiungo il sonoro nel caso di filmati muti, verranno caricati sul sito internet Archimondi.

Inoltre, ho avuto modo di vedere com’è strutturata l’azienda e come si lavora. L’archivio si trova in un palazzo storico di Genova, nel quartiere di Rivarolo, e qui sono custodite i primi modelli di macchine fotografiche, alcune delle prime fotografie della città di Genova, rullini, bobine e camere oscure di inizio Novecento.

Ad oggi posso dire che mi sono abituato al posto e al mestiere che faccio, il che mi ha fatto imparare molto per il mio futuro.

 fotogramma filmato IRI 1963 in collabotrazione con IsForCoop

Fotogramma tratto dal filmato “IRI 1963. 30 anni al servizio del Paese”,
digitalizzato grazie alla collaborazione con Is.For.Coop

Is.For.Coop. è un ente di formazione che lavora da anni sul territorio ligure per la formazione e l’avvicinamento al mondo del lavoro di giovani adulti appartenenti alle categorie protette. Nello specifico grazie alla collaborazione delle aziende del territorio inseriamo in stage formativi i ragazzi iscritti ai corsi che apprendono in questo modo le regole base trasversali ai vari contesti lavorativi.

Il nostro obbiettivo principale è permettere ai ragazzi di crescere personalmente, oltre che professionalmente. Il nostro percorso, infatti non prevede una specializzazione rispetto ad una specifica professione ma l’arricchimento attraverso le esperienze.

Renzo è iscritto ai nostri corsi da diverso tempo, attraverso un percorso integrato, prima con la scuola e oggi con l’università. La sua disponibilità a mettersi alla prova ha fatto sì che in questi anni e attraverso i vari stage intrapresi sia notevolmente cresciuto, arrivando ad una consapevolezza importante dei suoi punti di forza e di debolezza che lo portano oggi a mettersi ulteriormente alla prova in quest’esperienza per lui gratificante e importante rispetto anche agli studi universitari intrapresi.