Fondazione Gerolamo Gaslini
Costituito da 37 registrazioni audio su nastro magnetico anni ’60-’70 con pubblicità prodotti Gaslini s.a., incontri agenti commerciali Gaslini s.a., eventi diversi ospedale Pediatrico Giannina Gaslini, spettacoli di beneficenza, funzioni religiose, conferenza cardiochirurgo C. Barnard.
Altre acquisizioni
Il complesso archivistico della Fondazione Ansaldo è un patrimonio in larga parte ancora da scoprire e da esplorare soprattutto perché in continua crescita e alla cui formazione contribuiscono anche una folta schiera di cittadini, di ex dipendenti e delle loro famiglie, con apporti che assumono un significato culturale, civile ed umano che va molto al di là della consistenza della documentazione, sia essa una sola carta, un dossier o un intero archivio.
Sono consultabili, in copia e previa specifica autorizzazione della Direzione, carte provenienti dagli archivi privati delle famiglie Ansaldo e Dufour e l’archivio di Agostino Rocca conservato in originale presso la Fondazione Einaudi di Torino.
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L’archivio Gerolamo Gaslini e l’archivio Fondi Rustici, dei quali sono disponibili gli inventari realizzati a cura della Fondazione Ansaldo, sono consultabili presso la Fondazione Gaslini di Genova previo accordo con la stessa.
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Nell’inventario “Archivio Gerolamo Gaslini 1899-1987” sono illustrate le attività imprenditoriali e filantropiche di Gerolamo Gaslini; la consistenza è di 394 buste di documentazione cartacea e da oltre 16mila fotografie originali in negativo e a stampa. L’inventario “Archivio Fondi Rustici 1905 -1969” comprende la documentazione societaria e gestionale della Fondi Rustici spa, società del Gruppo Gaslini. Con il controllo di altre 15 società sparse per tutto il territorio nazionale, la Fondi rustici è stata la più grande azienda agricola italiana.
Fondo Ilva
Dichiarazione di notevole interesse storico del 13/3/2006
Acquisito in due distinte operazioni - dall’Ilva S.p.A. nell’ottobre 1993 e dalla Iritecna S.p.A. nel novembre 1999 - il fondo, che riflette le complesse vicende societarie, organizzative e produttive delle imprese operanti nel comparto siderurgico pubblico, è stato oggetto di una schedatura analitica e di un primo riordinamento grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archivistica per la Liguria.
Il fondo Ilva è costituito da 6.558 unità (buste, registri e volumi) per il periodo 1882-1993 e comprende:
- gli archivi delle società capofila “Ilva Altiforni e Acciaierie d’Italia”, “Italsider”, “Ilva”;
- gli archivi di n. 40 società controllate e/o partecipate;
- gli archivi degli stabilimenti di Novi Ligure e di Savona;
- la documentazione superstite di n. 8 società controllate e/o partecipate.
Fanno parte del fondo una raccolta di pubblicazioni a stampa e una raccolta di documentazione Finsider, successivamente acquisite presso la sede di Genova dell’Ilva SpA in liquidazione.
Il fondo, a seguito di varie traversie, è stato profondamente sconvolto e pertanto non è più attendibile l’inventario “Archivio Storico Nuova Italsider” redatto nel 1985 da Luciano Segreto.
Per ogni archivio si riportano qui di seguito: denominazione, consistenza, estremi cronologici, notizie storico-istituzionali, tipologia dei documenti.
Per una descrizione, a livello di singola unità archivistica, di quanto qui sinteticamente elencato si rimanda alle schede disponibili presso la sala studio della Fondazione.

Fondo Perrone
Dichiarazione di notevole interesse storico del 22/3/1982
Donato in data 22 maggio 2000 dagli eredi Perrone concerne sia le vicende famigliari sia le attività imprenditoriali di Ferdinando Maria, Mario e Pio Perrone.
Nato a Torino il 10 gennaio 1847 Ferdinando Maria Perrone, nel 1873, entra in rapporto con l'economista Luigi Luzzatti e svolge attività pubblicistica e politica. Nel marzo del 1876 sposa Cleonice Omati (1857 - 1935), nascono Pio (31 ottobre 1876 - 16 gennaio 1952) e Mario (1 gennaio 1878 - 29 novembre 1968).
Nel 1884 si trasferisce in Argentina dove si afferma come imprenditore e rappresentante dell'Ansaldo, società di cui diverrà proprietario nel 1904. Alla sua morte, avvenuta a Genova il 9 giugno 1908, i figli ne continueranno l'attività imprenditoriale. In particolare riprenderanno e svilupperanno il progetto del padre di addivenire alla creazione di una Ansaldo autonoma sia nel campo siderurgico sia in quello degli armamenti.
Attraverso un intenso processo di integrazione verticale e grazie alla congiuntura bellica, l'Ansaldo dei Perrone nel 1918 raggiunge la sua massima espansione con un capitale sociale di 500 milioni di lire e arrivando ad impiegare circa 80.000 addetti distribuiti in decine di stabilimenti e società controllate tra le quali: A. Cerpelli & C., Banca Industriale Italiana, Cantieri Officine Savoia, Dinamite Nobel, Gio.Fossati & C., Lloyd Italico, Nazionale di Navigazione, Pomilio, Società Idroelettrica Negri, S.P.A., Transatlantica Italiana. Nel 1921, con le dimissioni dall'Ansaldo, i Perrone cessano ogni impegno in campo industriale continuando, soprattutto, nell'attività editoriale.

Fondo Finmare
Dichiarazione di notevole interesse storico del 13/3/2006
Le carte che costituiscono l'archivio della Società Finanziaria Marittima (Finmare) sono state acquisite in comodato gratuito nel novembre 1999 con la collaborazione della Soprintendenza Archivistica per la Liguria.
La Finmare, dal 1999 in liquidazione volontaria, venne istituita dall'IRI nel 1936 all'interno di un progetto statale di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi marittimi, con il compito di coordinare, indirizzare ed assicurare con adeguati mezzi finanziari l'attività delle società di navigazione Italia, Lloyd Triestino, Adriatica e Tirrenia, anch'esse costituite nel 1936 e delle quali la Finmare assunse la maggioranza azionaria.
A queste compagnie vennero affidati i quattro settori di traffico marittimo che raggruppavano le linee di passeggeri e da carico e i servizi di "preminente interesse nazionale" con le Americhe, con l'Africa, con l'Asia, per l'Adriatico e il Mediterraneo Orientale, il Tirreno, la Libia e il Mediterraneo Occidentale.
La documentazione archivistica, depositata in tre momenti successivi nel rispetto dei tempi e delle esigenze legali della società finanziaria, è costituita da circa n. 2.200 unità tra registri e buste, in buono stato di conservazione e parzialmente ordinato e con documenti dal 1936 agli anni Ottanta del XX secolo prodotti sia dalla Finmare sia dalle società nel tempo controllate e partecipate.
A tutt'oggi è stato possibile procedere solo ad una prima verifica e ad una parziale schedatura del materiale archivistico, che hanno permesso di individuare gruppi omogenei di documenti relativi soprattutto alla corrispondenza e alle scritture sociali, amministrative e contabili, e di redigere un sommario elenco di consistenza.
Più precisamente si possiedono le serie dei verbali dei consigli di amministrazione, delle assemblee degli azionisti, del collegio dei sindaci, dei comitati direttivi ed esecutivi sia della Finmare, dal 1937 alla fine degli anni Settanta, sia delle società di navigazione più importanti. Delle medesime sono conservati, sempre dal 1937, tutti i bilanci a stampa e dattiloscritti insieme a quelli delle compagnie che nel tempo sono entrate in servizio, quali Aurora di Navigazione, Grisella, Mutuamar, Selom, Sirm, Almare, Sidermar, Toremar, Caremar, Siremar.
I libri inventari e i libri giornali della società finanziaria non presentano particolari lacune e le diverse serie di copialettere raccolte in n. 209 volumi e n. 30 classificatori si riferiscono agli anni dal 1937 al 1976.
Una parte molto interessante dell'archivio, che impegnerà maggiormente gli archivisti nelle operazioni di inventariazione, è costituita da circa n. 600 buste e raccoglitori, all'interno dei quali si trovano pratiche, documenti, fascicoli, opuscoli e pubblicazioni relativi a tematiche e attività diverse svolte tra gli anni Settanta e Ottanta. Si tratta di corrispondenza, ordini di servizio, carte preparatorie ai consigli di amministrazione e alle assemblee degli azionisti, interrogazioni e interpellanze parlamentari, norme legislative, contratti, atti di acquisto e vendita di navi, nomine di consiglieri e sindaci, documenti di carattere fiscale, convegni, pubblicità.
Un ultimo versamento potrebbe incrementare ulteriormente alcune serie, come ad esempio quelle relative al personale la cui gestione è documentata attualmente dai 54 registri dei "libri stipendi" e dei "fogli stipendi".
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
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