INTERVISTA N. 119 del 25/2/09 - Salvatore Di Leo
Realizzata presso la sede della Fondazione Ansaldo.
Salvatore Di Leo nasce a Ivrea nel 1934. Dopo la laurea in Ingegneria al Politecnico di Milano e una specializzazione nel campo nucleare ottiene il primo impiego come ricercatore del Cnen presso il Centro Ricerche di Ispra (Varese) e poi presso il laboratorio della Casaccia. In quel periodo, sostiene Di Leo, il punto di riferimento era il programma di ricerca degli Stati Uniti che però subì un improvviso arresto: la ricerca in Italia venne concentrata sui reattori veloci a sodio. Nel 1969, insieme ad altri ingegneri, viene selezionato per formare il gruppo dei nuclearisti dell'Ansaldo; giovane trentenne è così promosso dirigente (mentre l'età media dei dirigenti ansaldini era intorno ai 50 anni) e posto a capo dell'ingegneria della società Nira di cui, negli anni successiv, diventa direttore del personale. Della sua attività di ricercatore nei diversi ambiti della tecnologia nucleare, Di Leo ricorda in particolare i positivi rapporti instaurati con i tecnici e i dirigenti francesi, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto gestionale e l'organizzazione, elementi ritenuti fondamentali nel campo nucleare, sia nel passato che oggi. Successivamente viene nominato direttore di Ansaldo Ricerche dove rimane fino all'età della pensione conseguita nel 1994.
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