INTERVISTA n. 118 del 23/2/09 - Giordano Bruschi
Realizzata presso la sede della Fondazione Ansaldo.
Giordano Bruschi nasce a Pistoia nel 1925; nel 1937 si trasferisce a Genova con la famiglia. Diplomato in ragioneria, viene assunto alla San Giorgio nello stabilimento dell'area torinese. Durante la resistenza aderisce al CLN di fabbrica. Nel dopoguerra è tra i principali protagonisti dell'autogestione della San Giorgio, originale forma di lotta (durata 80 giorni) condotta dal Consiglio di gestione (di cui fa parte) per contrastare i programmi di ristrutturazione e i licenziamenti. A tale riguardo Bruschi si sofferma in particolare sulla professionalità dimostrata dagli operai e dai capi reparto, nonché sui numerosi episodi di solidarietà della popolazione. Dopo questa lotta, emarginato dall'azienda, viene chiamato dalla Cgil per svolgere a tempo pieno attività sindacale che nel 1957 gli assegna il compito di promuovere la costituzione del sindacato dei marittimi; nel 1959 organizza il più esteso sciopero internazionale dei marittimi per il rinnovo del contratto di lavoro (l'ultimo risaliva al 1931 e ancora vigeva il contratto a viaggio e non a tempo indeterminato). Lo sciopero dura quaranta giorni e vengono bloccate le navi nei porti di New York, Barcellona, Las Palmas (isole Canarie), Marsiglia, Dakar, Calcutta, Melbourne. Dopo tale accesa conflittualità, sostiene Bruschi, con l'allora presidente della Confitarma Angelo Costa si stabiliscono stabili e corrette relazioni industriali. Giordano Bruschi ha ricostruito questa sua esperienza nel libro "La sfida dei marittimi ai padroni del vapore", Fratelli Frilli Editore.
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