31 gennaio 5 febbraio 2023
I mille del ponte
Teatro Gustavo Modena
Tratto dall’omonimo libro pubblicato nel 2020 dalla Fondazione Ansaldo
Teatro Gustavo Modena
Tratto dall’omonimo libro pubblicato nel 2020 dalla Fondazione Ansaldo
Fondazione Ansaldo è lieta di annunciare lo spettacolo teatrale
I MILLE DEL PONTE
Tratto dall’omonimo libro pubblicato nel 2020 dalla Fondazione
per omaggiare le donne e gli uomini che hanno lavorato
prima alla demolizione e poi alla ricostruzione del Ponte Genova San Giorgio
dal 31 gennaio al 5 febbraio 2023
Teatro Gustavo Modena (Genova – Piazza Gustavo Modena, 3)
Presentando il volantino in foto o la tessera Amici della Fondazione presso la biglietteria del Teatro
si potrà acquistare il biglietto a prezzo ridotto
Dal 31 gennaio al 5 febbraio al Teatro Gustavo Modena, sala Mercato, va in scena I mille del ponte, lo spettacolo teatrale e musicale nato dall’omonimo libro pubblicato nel 2020 da Fondazione Ansaldo e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova.
È bello poter guardare al passato, poter ricordare. La memoria è necessaria per capire il presente e il futuro. E un evento terribile e tragico come il crollo di ponte Morandi, che resterà per sempre inciso nella pelle di Genova, può essere ricordato non solo per il lutto che ha causato, ma anche per l’immediata reazione che ha suscitato. Ecco, I mille del ponte vuole essere questo: un racconto “a stazioni” che parla delle vite e dell’impegno profuso dai lavoratori che hanno costruito il nuovo ponte di Genova.
Nato da una idea dello scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco, concretizzatasi nel libri I Mille del Ponte, e diventato in breve tempo testo teatrale grazie a Massimiliano Lussana, affidato alla regia esperta di Alessio Pizzech, e con le musiche di un talento istrionico come Mario Incudine, I mille del ponte potrebbe essere definito uno spettacolo “epico” che, nella forma del “Teatro Canzone”, narra di una meravigliosa avventura, realizzata in tempi record. Racconta, in definitiva – dice l’autore – «dell’Italia migliore che riscatta l’Italia peggiore».
Ecco, allora, una carrellata di personaggi e di storie, che intreccia i saldatori a Renzo Piano, gli ingegneri agli addetti al serraggio, gli autisti agli avvocati, i barellieri ai medici, fino ai notai, che hanno fatto di tutto per evitare gli espropri delle case sotto il Ponte. Insomma, un omaggio ai lavoratori e a quella genialità fattiva, che a volte l’Italia sa dimostrare e che si è concretizzata nel Ponte di luce. E poi, sempre con la musica, c’è il racconto di cos’è Genova e di cosa sono i Genovesi: città e cittadini fatti di mille campanili che si incontrano e si ritrovano nel loro modo migliore solo nelle disgrazie. E infine, scrive Lussana, «a far da contraltare al racconto nei vicoli e nelle strade di Genova, ecco un viaggio in Sicilia con quel ponte che non c’è sullo stretto come metafora di tutto questo».
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