Carlo Tosti
Presidente del TELMA Lab Board e Amministratore Delegato di Saba Italia Spa.

 

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Che cosa ci aspetta dopo questa pandemia?  Questa è la domanda più frequente che ci poniamo in questi giorni di cambiamento radicale delle nostre abitudini. Prevalentemente le risposte che ci diamo non sono positive. Immaginiamo scenari di grande crisi economica, di povertà, di paura dell’altro etc etc.

Questo tipo di atteggiamento è ragionevole, essendo colpiti profondamente dagli avvenimenti in corso, ma dobbiamo cercare di vedere invece quali saranno le grandi opportunità che potranno nascere dopo questo periodo così duro.

Si nasceranno grandi opportunità!

Penso che una grande possibilità sarà quella legata alla maggiore sensibilità che avremo per la sostenibilità ambientale.

Fino ad oggi abbiamo sempre pensato che le tematiche ambientali appartengano alle prossime generazioni ritenendo scarsamente possibile che in questo tempo della nostra esistenza sia possibile subire le conseguenze di un atteggiamento “volta-spalle” alle minacce ormai sempre più evidenti dei cambiamenti climatici.

NON E’ VERO!

Il Coronavirus ci ha dimostrato come a partire da un paese altamente industrializzato quale la Cina un fenomeno di tipo naturale non arginato per tempo ha portato allo sviluppo di una pandemia!

In poche parole se non rispettiamo in maniera dovuta il nostro pianeta nessuno sarà escluso dalle possibili conseguenze.

Altra opportunità sarà la nuova organizzazione del mondo del lavoro che per troppo tempo ha osteggiato o mostrato forte indecisione sull’impiego dello Smart Working. Questa forzata permanenza in casa ci ha dimostrato come le tecnologie informatiche, ad oggi disponibili, possano supportare lo svolgimento di una buona parte delle attività che diversamente oggi svolgiamo sostenendo viaggi, impegnando strutture fisiche.

Attraverso lo Smart Working sarà possibile superare le barriere del concetto “spazio-tempo”.

Miglioreranno le relazioni interpersonali. A fronte del distanziamento sociale che stiamo vivendo ognuno di noi, dopo questa pandemia, evidenzierà delle nuove priorità tali da migliorare il rapporto solidale con gli altri. Come spesso sentiamo dire dai media in queste giornate “più lontani oggi, per essere più vicini domani”.

Sul fronte dell’emergenza sanitaria in futuro saremo più preparati nella sua gestione e sicuramente da subito le comunità scientifiche adotteranno misure di prevenzione che ridurranno notevolmente le possibilità di nuove pandemie.

Sul fronte della didattica si apriranno nuovi orizzonti di apprendimento.

Continuando a supportare la didattica “frontale” con la tecnologia sarà possibile fornire nuovi strumenti agli studenti che ne potenzino l’apprendimento da remoto, rendendo quindi accessibile la lezione anche a chi non può essere presente in aula.

In conclusione quindi da questa forte esperienza potremmo uscirne con prospettive future più concrete e saremo pronti ad affrontare con più consapevolezza e gratitudine ciò che la vita avrà da offrirci.

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Foto Archivio Ansaldo Fototeca