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15 maggio

Le Frecce Tricolore dipingono il cielo di Genova

di Davide Trabucco e Michela Ciarapica

Genova, 14 e 15 maggio, una città intera con il naso all’insù per ammirare le acrobazie ed evoluzioni delle Frecce Tricolori che hanno incantato grandi e piccini per oltre mezz’ora con manovre complesse e spettacolari che sono andate oltre ogni incanto con l’esibizione del pilota solista.

#Women - Mostre in fabbrica


In 20 mila a seguire le evoluzioni e le acrobazie delle Frecce Tricolori. I dieci “Pony” della pattuglia hanno incantato il pubblico con le loro acrobazie, una ventina come da programma della durata di circa mezz’ora, dimostrando ai presenti manovre complesse e spettacolari, grazie anche all’esibizione del solista. Gli aeromobili si sono alzati in volo poco prima delle 17:00. Il lido di Corso Italia ha ospitato le autorità cittadine e la regia dell’Aeronautica Militare.

Un modo anche per omaggiare, nell’ambito dei GP Days, l’aviatore Giorgio Parodi, fondatore della Moto Guzzi a 100 anni dalla nascita del marchio automobilistico di cui abbiamo già raccontato nell’articolo “Le aquile che vengono dal mare”. Parodi, nato l’11 giugno 1897 a Venezia, fu pilota sportivo e militare di grandi qualità con affermazioni in gare internazionali come testimoniano i primati di velocità. Partecipò da volontario alla Prima Guerra Mondiale a bordo degli idrovolanti della Regia Marina, poi tra le due guerre diede sfogo alle sue due passioni, il volo e le motociclette. Nel 1921 nasce la Moto Guzzi. Nel 1928 inoltre fondò l’Aeroclub di Genova (la cui scuola di volo è ancora oggi a lui intitolata) animando le giornate aeree presso il Lido di Albaro. Durante la Seconda Guerra Mondiale, congedatosi a causa di una mutilazione interagì con il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) sostenendone le attività, proteggendone i membri e negoziando con il Comando Alleato affinché la fabbrica non venisse bombardata. Muore il 18 agosto del 1955.

La pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare mancava a Genova da 13 anni, anche se in occasione dell’inaugurazione del Ponte San Giorgio compirono un sorvolo sul viadotto. L’esibizione è durata 25 minuti, iniziata con l’esecuzione dell’inno italiano e terminata con le note di “Nessun Dorma” della Turandot di Puccini con la voce di Luciano Pavarotti.

Leonardo ha contribuito all’innovazione delle Frecce Tricolori con la consegna all’Aeronautica Militare (articolo del 23-12-2020) di un nuovo velivolo: l’M-345 che sostituirà gradualmente i MB-339 entrati in linea nel 1982 (prodotti dalla Ditta Aermacchi di Varese). Questo nuovo modello risponde al meglio alle esigenze di formazione dei piloti militari, con prestazioni ed efficacia tipiche degli aerei a getto e costi comparabili a quelli dei velivoli a turboelica. L’M-345 è un velivolo altamente performante e capace di rendere più agevole il passaggio dei piloti provenienti dagli addestratori basici ai caccia di ultima generazione.

Il 313° Gruppo Addestramento conosciuto come le Frecce Tricolori è l’orgoglio dell’Aeronautica Militare Italiana e del nostro Paese. Le Frecce sono eredi delle tradizioni dell’acrobazia aerea collettiva italiana degli anni trenta. La pattuglia del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico nasce il 1° marzo del 1961 presso la base militare di Rivolto ed è riconosciuta tra le migliori a livello internazionale. La pattuglia è composta di 100 persone. La squadra di volo, 9 piloti che compongono la formazione più il solista, è affiancata dalla squadra a terra, con ufficiali, sottoufficiali e personale di truppa. Nella formazione del 2022 è presente anche un genovese il Capitano Alessandro Sommariva. I piloti provengono dai reparti della “linea aviogetti” dell’Aeronautica Militare, con particolare ispirazione al volo in formazione e una specifica attitudine non solo al lavoro di gruppo, ma a una vera e propria vita di gruppo. Valori ben espressi dal motto dell’Aeronautica Militare, Virtute siderum tenus, ovvero “con valore verso le stelle”.