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Nino Zoncada: da Monfalcone al Mondo
Curatela di Giulia Norbedo e Giulio Princic.
Il MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone ha recentemente allestito e inaugurato una mostra Nino Zoncada da Monfalcone al Mondo dedicata appunto al grande architetto.
Zoncada è stato il designer che ha progettato gli interni della maggior parte delle navi costruite in Italia, transatlantici quali Giulio Cesare, Augustus, Andrea Doria, Cristoforo Colombo, Michelangelo, Eugenio C. e molti altri, portando lo stile del design italiano da Monfalcone nel mondo.
La mostra è una grande esposizione per valorizzare non soltanto la figura dello stesso Zoncada ma anche la Città della cantieristica navale, sede di sperimentazione per l’eccellenza architettonica e tecnologica italiana.
Fondazione Ansaldo ha collaborato all’iniziativa attraverso il prestito di alcuni materiali quali fotografie, disegni tecnici e campionari.
I curatori della mostra Giulia Norbedo e Giulio Princic ci raccontano di questa bella iniziativa. Buona lettura.
«Tecnico competentissimo […] uno dei nostri specialisti» così era definito Nino Zoncada da Gio Ponti. Nato a Venezia nel 1898, Giovanni Zoncada si diploma all’Accademia di Belle Arti e nel 1927 viene assunto presso il Cantiere Navale Triestino come disegnatore qualificato per l’Ufficio Arredamento. Da questo primo incarico è promosso, in pochissimi anni, a dirigente del reparto ebanisteria e falegnameria dello stabilimento monfalconese. Nel corso della sua carriera Zoncada progetta gli interni della maggior parte delle navi costruite in Italia, transatlantici quali Giulio Cesare, Augustus, Andrea Doria, Cristoforo Colombo, Michelangelo, Eugenio C. e molti altri, che portano lo stile del design italiano da Monfalcone nel mondo. Zoncada può essere infatti considerato colui che consolida in maniera definitiva l’inversione, in atto tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, del rapporto tra architettura di terra e architettura navale.
Nell’esposizione temporanea la figura dell’architetto come fautore dell’evoluzione allestitiva nella navalmeccanica è ottimo pretesto per un’indagine sulla generale affermazione, nel secondo dopoguerra, della nuova estetica del moderno, dove la nave è luogo privilegiato di integrazione tra arte e sperimentazione tecnologica. Il Made in Italy viaggia sulle navi portando nel mondo il modello stesso di uno stile di vita pratico ed essenziale anche se perfettamente integrato con il lusso ma allontanandosi dal concetto ormai passatista della nave-palazzo barocca e sfarzosa, poco coerente con il concetto di macchina, viaggio e velocità.
Il percorso espositivo, a cura di Giulia Norbedo e Giulio Princic, si sviluppa a partire da un’introduzione relativa ai cambiamenti tecnici e sociali del territorio interessato da Cantiere monfalconese tra il primo e il secondo dopo guerra, per poi focalizzarsi sul lavoro di Nino Zoncada nell’ambito dell’allestimento e della progettazione dei grandi transatlantici italiani. Il nome di Zoncada si intreccia, nel percorso di visita, ai nomi degli altri suoi grandi colleghi designer e architetti, come Gio Ponti, portando a un lineare percorso di evoluzione stilistica sulle navi italiane del secondo Novecento, non limitandosi a una puntuale descrizione degli allestimenti interni ma toccando anche lo sviluppo dell’evoluzione tecnica e tecnologica della navalmeccanica, incontrando nomi quali quelli del celebre Ingegner Nicolò Costanzi e di Egone Missio. I due percorsi paralleli, quello tecnico e quello artistico, sono presi in considerazione di pari passo a quello sociale, con un focus specifico sulla figura dell’operaio del cantiere di Monfalcone: vero protagonista della storia locale, fulcro indiscusso di un processo unitario che ha portato e ancora porta, il nome della città di Monfalcone nel mondo.
Al pianterreno della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone le prime sale sono dedicate ad un’importante introduzione storica per ripercorrere l’evoluzione della navalmeccanica nel cantiere monfalconese negli anni della presenza di Nino Zoncada. Sono esposti in questa sede, per la prima volta, lucidi originali di progettazione, coadiuvati dalla presenza di alcuni modelli navali ed un corpus di documenti dell’epoca, dépliant informativi, piani navali, pubblicazioni pubblicitarie e oggetti d’uso.
Lungo la sala principale si sviluppa la tematica storico artistica con l’esposizione di copie autografe, progetti, schizzi e foto d’epoca. Se l’introduzione è composta da ventuno splendidi bozzetti originali dallo Studio d’Architettura del Prof. Zoncada per le monfalconesi Oceanic e Homeric, il salone centrale della Galleria d’Arte si presta invece proprio a riprodurre il duomo centrale della turbonave Michelangelo, con la presenza di due originali poltroncine Cassina e di cinque monumentali arazzi Scassa provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma su disegno di Tranquillo Marangoni e Giuseppe Capogrossi. Un ambiente metafisico e sorprendente che cala il visitatore in un modo scomparso dove arte segnica e figurativa si intrecciano in un unicum di raffinatezza e contemporaneità. In bacheca, provenienti da Cassina S.p.A. e Fondazione Ansaldo, sono esposti bozzetti, campionari, piani di lavoro, provini di stoffe, pellami e rivestimenti a dimostrare, una volta di più, l’importanza del lavoro artigianale e dello sforzo produttivo collettivo dietro il nome di un singolo architetto: il Made in Italy fatto di persone e professionisti, vero simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo.
Al piano superiore della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone è organizzata un’importante sezione documentaria dedicata al lavoro del reparto ebanisteria e falegnameria del Cantiere di Monfalcone con la raccolta di materiale proveniente dal Consorzio Culturale del Monfalconese e con la prosecuzione del progetto “Cacciatori di Memorie” volto a raccogliere la memoria orale di un intero territorio e a ricordare come la forza dei singoli sia da sempre fondamentale per il raggiungimento del successo collettivo. Questa sezione restituisce una volta di più la forte presa di coscienza del legame della Città di Monfalcone con la cultura del lavoro e la nobilitazione dell’arte industriale nello stabilimento monfalconese.
Al MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone la mostra si integra con l’allestimento permanente, andando a sottolineare con elementi grafici e semplici totem descrittivi i materiali già presenti in collezione e inerenti la mostra in corso. Elemento centrale dell’esposizione al MuCa sono alcuni bozzetti originali di Nino Zoncada, conservati presso la Biblioteca Comunale di Monfalcone, in relazione agli allestimenti di Nino Zoncada per le grandi navi costruite a Monfalcone e più in generale nei cantieri italiani tra gli anni ‘30 e gli anni ‘70. I sistemi multimediali già presenti in sede sono integrati con immagini di repertorio e interviste relative ai materiali esposti temporaneamente.
Altre sedi comunali, che espongono opere relative al lavoro di Nino Zoncada, vengono integrate nel percorso museale con semplici banner e totem di riferimento, tra queste la Biblioteca Comunale di Monfalcone dov’è esposto in sede permanente il grande pannello “La Principessa e il Trovatore” di Tranquillo Marangoni dall’allestimento di Nino Zoncada per la MN Stelvio.
“Nino Zoncada, da Monfalcone al Mondo” è visibile online, grazie al tour virtuale in 3D pubblicato sul portale del Comune di Monfalcone https://www.comune.monfalcone.go.it/-/mostraninozoncada ed è aperta al pubblico nel rispetto di tutte le normative sanitarie da febbraio a maggio.
Prestatori
Arazzeria Scassa, Asti
Associazione Marinara Aldebaran, Trieste
Cassina S.p.A., Meda (MB)
Civico Museo del Mare, Trieste
Comune di Monfalcone, Fondo Marangoni
Consorzio Culturale del Monfalconese (CCM),
onchi dei Legionari
Fondazione Ansaldo, Genova
Fondazione Fincantieri Onlus, Trieste
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Per informazioni:
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www.comune.monfalcone.go.it
tel +39 0481 494177 – 371- 358
Fondazione Ansaldo
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