#Storiedaraccontare
Squali e razze
Dal log book del piroscafo Bormida, 1893
[Dal 18 al 19 ottobre 1893 – da Karachi ad Aden]
Calma piatta, mare lucido, cielo limpido. Si naviga a tutta forza di macchina e le vele serrate. L’acqua di mare è verdognola. Questa parte dell’Oceano Indiano è animatissima. Rimasi per mezz’ora sul ponte di guardia appuntando il binocolo dove mi appariva qualche novità ed in questo frattempo vidi un colossale pesce martello lungo tre metri circa, un grosso pesce, credo spada, certo acantottero per avere ben distinta una fila di pinne dorsali come i tonni ed una grossa razza con due lobi anteriori. Oltre a questi vi erano un’infinità di minori animali. Passarono meduse rosse sotto alla cui cappella si rifugiavano un certo numero di pesciolini, forse per sfuggire ad un nemico maggiore. Ma non mi sembravano fortunati perché, passando la nave, il rumore e l’agitazione delle onde gli spaventava ed essi correvano sotto l’ombrello della medusa la quale molto probabilmente allora, cogliendo l’occasione, facea coi suoi tentacoli una preda, e quelli più che mai spaventati sfuggivano da essa subitamente.
Era curiosa la scena, sembravano essi attratti prima e ripulsati poi da una stessa forza. Passarono zoofiti verdi di forme elegantissime, altri gialli a tre nodi in riga, passarono frotte di pesci inseguenti i minori che sfuggivano spaventati, e spesso certi ramoscelli gialli, come di una specie di sargasso, e sotto ad ognuno di essi era alligato un pesce, più o meno grosso, del loro stesso colore, a mala pena da essi distinguibile. Legge di natura questa che fa trovare un riparo spesso nel nemico, la medusa serve di riparo ai piccoli pesci de’ quali si ciba. Alle 3 pm si avvistano le isole Kuriyan Muriyan (Isole Khuriya Muriya). Sono alte e ben distinguibili.Fondo Francesco Gerolamo Ansaldo, Log Book, piroscafo Bormida, squali e razze, 18-19 ottobre 1893
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