Con grande piacere i Musei Nazionali di Genova hanno accolto la proposta della Fondazione Ansaldo di accogliere negli spazi espositivi di Palazzo Reale, Teatro del Falcone, una grande mostra intitolata Transizioni.

Gli straordinari archivi della Fondazione, organizzati e fruibili a tutti con le metodologie e le tecniche più avanzate, consentono infatti di spaziare nella storia dell’industria e della società italiana, a partire dalla fine dell’Ottocento e per tutto il Novecento, secondo infiniti temi di ricerca e di narrazione. Le continue transizioni, tecnologiche, di organizzazione del lavoro e di conseguenza sociali e culturali, sono la caratteristica dominante del Novecento e del tempo presente, che sembra averle ulteriormente accelerate.

Fermarsi a raccontare come generazioni non così lontane da noi le abbiano vissute e affrontate, elaborate o rifiutate esce dal semplice racconto della memoria per affrontarle con una visione storica più distaccata e più completa. Uno spazio particolare è poi offerto dalla mostra anche all’arte del Novecento e a come abbia rappresentato questi cambiamenti. Già la mostra Genova Sessanta organizzata da Palazzo Reale nel 2022 ha provato ad affrontare questi temi analizzando l’impetuosa crescita urbanistica della città di Genova in quel decennio e i percorsi degli architetti, dei designer e degli artisti che l’hanno attraversata.

Transizioni allarga lo sguardo a temi più generali, non rinunciando però a considerare il punto di vista degli artisti, che con la loro particolare sensibilità non riproducono, ma interpretano il reale. La creazione di un’opera site specific, realizzata appositamente per questa esposizione, ci mette davanti a una interpretazione fisica, tangibile, del concetto di transizione.

Ma l’opera d’arte stimola a una riflessione profonda sul tema del passaggio, un’esperienza che può essere per gli uomini e le donne difficile o entusiasmante, ma che nel pensiero del suo autore è un elemento ineluttabile dell’esistenza umana nel tempo attuale.