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Sestri Ponente: fonte di lavoro, salute e benessere
Salvatore Vento, sociologo
Il Duilio e il suo gemello Giulio Cesare, navi della Navigazione Generale Italiana (NGI), furono i primi transatlantici a turbina a superare le ventimila tonnellate, 194 metri di lunghezza e una velocità di servizio di 20 nodi all’ora. Impostato il 30 maggio 1914 e varato il 9 gennaio 1916 il Duilio fu costruito nel cantiere navale di Genova Sestri, lo storico cantiere dei Fratelli Cadenaccio acquistato dall’Ansaldo nel 1886. Erano gli anni delle migrazioni transoceaniche dal porto di Genova dirette nelle Americhe (Nord e Sud).
A Sestri ponente, comune autonomo fino al 1926, per un lungo periodo (1903-1922), amministrato dal sindaco socialista riformista ingegner Carlo Canepa, si realizzarono esperienze significative nelle politiche sociali e urbanistiche: dall’Università popolare sestrese alla politica di costruzione di case per operai nella centrale via Caterina Rossi. Una grande cittadella operaia con oltre 20 mila abitanti nel comune più piccolo del Regno d’Italia, 104 ettari, stretti tra mare e monti, a sud attraversato dalla linea ferroviaria che si vede nella foto.
Interessante, alla luce anche dell’attuale tragedia sanitaria, è la definizione che Canepa dava del Comune, paragonato a una cooperativa: “Il Consiglio comunale è il direttore di una grande cooperativa, in cui ogni cittadino è azionista, ed in cui i dividenti consistono nella migliorata salute e nel cresciuto benessere di tutta la popolazione”. Sull’altro versante associativo erano molto attive le società di mutuo soccorso cattoliche (Soc).
Colpisce nella foto la commistione del cantiere navale con le abitazioni circostanti. In tutto il ponente genovese, infatti, le fabbriche sono dentro il tessuto urbano della città, non nelle periferie industriali. Il suo ciclo lavorativo interno determina il ciclo di vita del quartiere e dell’intera città.
La festa più attesa, che dà visibilità nazionale a Sestri ponente, è il momento del varo della nave quando oltre ai lavoratori e ai sestresi, per godersi l’evento, partecipano cittadini provenienti da altri comuni e le massime autorità del Regno. Purtroppo il 24 maggio 1915 l’Italia, capovolgendo le alleanze precedenti e le dichiarazioni neutraliste, entra in una guerra, la prima guerra mondiale, che durerà fino al 1918. Il Duilio fu perciò varato in fretta e furia senza le tradizionali cerimonie perché lo spazio doveva essere liberato e riutilizzato per soddisfare le esigenze belliche. Il transatlantico Duilio nasce come nave di linea dove accanto alle sale lussuose per i viaggiatori di prima e seconda classe, trasportava, in terza classe, il flusso continuo degli emigranti.
Il porto dei camalli, il cantiere degli operai navalmeccanici, le navi dei marittimi, costituivano una solida e affermata filiera produttiva, la triade porto, flotta, cantiere, che caratterizzerà l’immagine di Genova, città industriale. La foto, come sempre, situa, in un particolare momento storico, una condizione umana e sociale, che l’Archivio della Fondazione Ansaldo ha la missione di custodire e coltivare.
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