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Archivio Costa 1920-1980
Acquisito in proprietà nel 2010 dalla famiglia Costa, l’Archivio Costa è costituito soprattutto da documentazione amministrativa, tecnica e contabile relativa all’attività armatoriale svolta dalla famiglia a partire dagli anni Venti sino a tutti gli anni Ottanta del Novecento.
Fanno parte del fondo Costa gli archivi di alcune società, sempre di proprietà della famiglia, attive in altri settori: oleario, tessile, meccanico, edile e alberghiero, meccanico.
Attualmente l’archivio raccoglie circa 15.000 unità archivistiche, oltre 11.270 immagini fotografiche e 245 filmati originali.
L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico il 2/3/2015.
Archivio Costa, una ragazza sul ponte della motonave Anna C. saluta al passaggio dell’Andrea C.; senza data ma 1947 - 1971
Archivio Costa, locandina pubblicitaria della “Linea C” della Costa Armatori; senza data ma 1949

L’Emeroteca 1860–2021
La Fondazione dispone di una propria Emeroteca con un patrimonio stimato di oltre 600 testate di pubblicazioni nazionali ed estere per migliaia di numeri. Si tratta di una raccolta costituita da riviste, bollettini, estratti, annuari, house horgan per un periodo compreso tra il 1860 (“Il Contemporaneo”) e il 2021 (“Nuova Civiltà delle Macchine”).
Il primo nucleo di questa documentazione, il più consistente, è giunto insieme all’Archivio Perrone e si tratta principalmente di periodici di varia natura acquistati dalla famiglia, tuttora attiva nel campo dell’editoria.
In seguito si sono aggiunte nuove testate pervenute a margine di altri fondi archivistici quali gli archivi Ilva e Costa; la raccolta è stata ulteriormente arricchita nel corso del tempo da numerosi lasciti provenienti da parte di privati.
Le riviste e i periodici conservati dalla Fondazione sono oggi tra le fonti più consultate in quanto rappresentano un ottimo punto di partenza, immediato e facilmente comprensibile, per numerosi temi di ricerca, offrendosi a letture trasversali in grado di restituire tutta la complessità del Novecento in ambito internazionale.
Pubblicazioni periodiche, «Civiltà delle Macchine», II, n. 6, particolare della copertina - una sagoma di acciaio nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste; novembre - dicembre 1954
Pubblicazioni periodiche, «Rivista Italsider», II, n. 2, p. 8, illustrazione di Giovanni Thermes; marzo – aprile 1961

Archivio Ilva 1882-1994
L’Archivio Ilva è uno dei complessi archivistici tra i più importanti dell’intero patrimonio documentale della Fondazione Ansaldo.
Sono documentati quasi centocinquant’anni di siderurgia a partecipazione statale, dalla costituzione degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Piombino (1897), passando attraverso la trasformazione in Ilva Alti Forni e Acciaierie d’Italia (1918) e poi in Italsider (1964), per arrivare all’Ilva S.p.A., l’ultima delle grandi società siderurgiche pubbliche che fu poi privatizzata nel 1993 dal Gruppo Riva.
Attualmente l’archivio raccoglie 5.075 unità archivistiche, oltre 45.500 immagini fotografiche e 1.173 filmati originali.
L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico in due distinte operazioni, la prima in data 30/6/1983 e la seconda in data 13/3/2006.
Archivio Ilva, siviera su carro all’interno dello Stabilimento Ilva di Savona; senza data ma anni Venti
Archivio Ilva, pubblicità della società Ilva Alti Forni e Acciaierie d’Italia; 1981

Archivio Carmagnani 1927-1970
Correva l’anno 1904 quando Attilio Carmagnani, dalla provincia di Verona, si trasferì a Genova per dare vita a una ditta individuale per il commercio di, spiriti, benzina solvente e poi petrolio illuminante.
La crescita dell’area portuale genovese, che si inseriva in un processo più ampio di sviluppo industriale a livello nazionale, fu il fattore trainante per la crescita della “Attilio Carmagnani”. Dopo le filiali di Milano e Torino e i depositi di Biella e Chivasso, nel 1924 entrò in funzione il nuovo deposito di Genova-Cornigliano.
Nell’imminenza della II Guerra Mondiale, con i ricavati derivanti dalla cessione dell’impianto di Cornigliano, l’Impresa acquistò un’area ben più estesa nella zona di Genova Multedo-Pegli che divenne sede dell’attuale deposito costiero. Ciò consentì, alcuni anni dopo, la conversione dai prodotti petroliferi ai prodotti petrolchimici.
Le oltre 100 unità che costituiscono l’archivio, soprattutto bilanci, atti notarili, relazioni sulla produzione, corrispondenza e materiale fotografico, permettono di documentare l’attività di un comparto industriale, quello petrolchimico, che ebbe profonde ripercussioni sulla storia del capoluogo ligure e che determinò significative trasformazioni del paesaggio urbano del Ponente genovese con la costruzione del deposito costiero di Multedo e del Porto Petroli di Pegli.
Archivio Carmagnani, automezzo per il trasporto di carburante, senza data ma anni Cinquanta
Archivio Carmagnani, opuscolo della società Liquigas, Genova, 1937

Disegni Tecnici 1856-1992
La raccolta, costituita complessivamente da oltre 50.000 esemplari, è il risultato di quattro versamenti principali:
-il primo, risalente al 1980, comprende una cinquantina di disegni della Gio. Ansaldo & C. eseguiti tra il 1856 ed il 1880, aventi per oggetto caldaie, macchine a vapore e locomotive;
-il secondo e immediatamente successivo versamento comprende circa 38.000 disegni, eseguiti tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento, che rimandano alla produzione bellica e ferroviaria dell'Ansaldo;
-la terza acquisizione, del 1987, proveniente dalla società Italia di Navigazione, è costituita da circa 14.000 disegni concernenti le navi della flotta quali la Cristoforo Colombo, la Leonardo da Vinci, la Michelangelo e la Raffaello.
-un quarto e ultimo versamento, del 2016, proveniente dalla Famiglia Costa, è costituito da circa 500 disegni relativi alle navi della Flotta C., dalla Anna C., prima nave ad essere adibita dalla compagnia al servizio crocieristico nel 1949, fino alla Costa Romantica, varata nel 1992.
Disegni tecnici, ruote a pale articolate costruite dalla Gio. Ansaldo & C. per l’ammodernamento dell’apparato propulsore del piroscafo in ferro Verbano II, adibito al servizio passeggeri sul Lago Maggiore; senza data ma 1856-57.
Disegni tecnici, cannone da sbarco da 76/17 prodotto dalla Ansaldo S.A.; Genova Cornigliano, 1931
Fondazione Ansaldo
Villa Cattaneo dell’Olmo, Corso F.M. Perrone 118, 16152, Genova, Italia
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