REX il sogno azzurro

Il 2 agosto, Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo ha celebrato il 90° anniversario del varo del transatlantico REX presentando - in anteprima -  il libro “REX, il sogno azzurro – the blue riband”, scritto da Flavio Testi, curato da Fondazione Ansaldo e stampato e distribuito da Erga Edizioni.

L’evento ha avuto luogo presso Villa Giustiniani-Cambiaso, prestigiosa sede dal 1921 della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, alla presenza del Magnifico Rettore Federico Delfino e del Preside della Facoltà di Ingegneria Giorgio Roth, con gli interventi dell’Assessore alla Cultura del Comune di Genova, Barbara Grosso, e del Direttore della Fondazione, Lorenzo Fiori.

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Nel corso dell’evento è stato approfondito il tema “il coraggio dell’eccellenza”, fil-rouge di un breve percorso espositivo a corredo dell’anteprima del libro, con un dibattito moderato da Massimo Minella insieme all’autore del libro e al Magnifico Rettore.

Il libro ripercorre la vita di questo mitico transatlantico con inediti storici, fotografie provenienti principalmente dalla Fototeca di Fondazione Ansaldo, nonché filmati d’epoca della Cineteca della Fondazione, accessibili tramite QR Code con i propri dispositivi mobili (smartphone, tablet).

Social Radura Memoria

Sabato 24 Fondazione Ansaldo prenderà parte al programma di eventi della Radura della Memoria organizzati dal Comune di Genova e il Municipio II Centro Ovest.

 Verranno proiettati alcuni filmati storici della Cineteca di Fondazione Ansaldo riguardanti la storia dello sviluppo industriale in Val Polcevera.

 Inizio proiezione alle ore 21.00, evento gratuito

Genova, 24 luglio 2021 – In occasione degli eventi organizzati dal Comune di Genova e il Municipio II Centro Ovest presso la Radura della Memoria - via Fillak, Sampierdarena – Fondazione Ansaldo ha organizzato la proiezione di una selezione di filmati storici, provenienti dalla propria Cineteca, dedicati alla storia dello sviluppo industriale in Val Polcevera, delle sue industrie e dei suoi lavoratori.

La proiezione, che avrà luogo in uno spazio aperto e nel rispetto delle misure di prevenzione Covid -19, inizierà alle 21.00. A presentare i filmati saranno Claudia Cerioli, Responsabile Archivi di Fondazione Ansaldo, e Pietro Repetto, Responsabile Fototeca e Cineteca di Fondazione Ansaldo.

L’evento, gratuito e a ingresso libero, vuole essere un ulteriore omaggio di Fondazione Ansaldo per la città di Genova.


Nervi Music Ballet Festival 2021

I mille del ponte

Il Comune di Genova, la Regione Liguria, la Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo assieme al Teatro Carlo Felice presentano lo speciale evento in omaggio ai mille e più lavoratori che hanno costruito il nuovo “ponte di luce” di Genova,
il Genova San Giorgio firmato da Renzo Piano

Teatro ai Parchi, Villa Grimaldi Fassio
Mercoledì 21 luglio, ore 21.15

Ingresso libero fino a esaurimento posti
La modalità di accesso saranno pubbblicate a giorni sul sito www.nervimusicballetfestival.it

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In anteprima mercoledì 21 luglio 2021 alle ore 21.15, nella sua seconda, ampliata, versione, va in scena al Nervi Music Ballet Festival 2021 I mille del ponte, lo spettacolo teatrale e musicale nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco e Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo, scritto da Massimiliano Lussana e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova, nella produzione della Fondazione Ansaldo. L’allestimento dello spettacolo, prodotto dalla Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo è promosso dal Comune di Genova dalla Regione Liguria, e ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021.

I protagonisti delle storie portate in scena emergono dai ritratti presentati nel volume eponimo voluto da Fondazione Ansaldo per l’archivio storico del lavoro italiano, un racconto fotografico attraverso i volti, le mani, i calli, gli occhi e le immagini del lavoro - dalla demolizione all'esplosione fino alla ricostruzione - di coloro che hanno materialmente "fatto" il Ponte: operai, ingegneri, saldatori, controllori di gestione, autisti, decine di categorie professionali che sono eccellenze italiane, apprezzate in tutto il mondo.

In scena, Mario Incudine, cantante e attore (di recente apprezzato nel video clip di Biagio Antonacci, Mio fratello, per la regia di Gabriele Muccino, accanto a Beppe e Rosario Fiorello), il mandolinista Manfredi Tumminello e Antonio Vasta, polistrumentista specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana, sullo sfondo di video e di una playlist di canzoni della tradizione e della cultura recente italiana.

«Il cartellone del Nervi Music Ballet Festival si arricchisce di un nuovo spettacolo, che racconta un’importante pagina di storia genovese: un percorso che ha portato con sé un grande dolore, ma che ha anche recuperato un forte senso di comunità, una spinta a ricostruire e ad andare avanti insieme – commenta l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso - Ringrazio Fondazione Ansaldo che, con la collaborazione di Massimiliano Lussana, ci ha dato la possibilità di presentare questo ricordo corale nel contesto di un evento importante come il Festival di Nervi».

“E’ bello e importante – dichiara l’assessore alla cultura e allo spettacolo della Regione Liguria Ilaria Cavo – che al Nervi Music Ballet Festival possano trovare spazio le storie che hanno contribuito a costruire il modello Genova. Ed è altrettanto significativo che questo modello diventi uno spettacolo teatrale, parte del patrimonio culturale per la nostra città e per il pubblico che avrà voglia di andare a rivivere anche teatralmente questa esperienza.”.

“Il fatto che il Comune di Genova, la Regione Liguria, la Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo e il Teatro Carlo Felice si ritrovino per commemorare questa occasione attraverso l’arte, assieme alla cittadinanza, al Nervi Music Ballet Festival, che della voglia di andare avanti è un manifesto, mi riempie di gioia, d’orgoglio e di commozione, dichiara il Sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi”.

“Da sempre Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo è custode dello straordinario patrimonio del saper fare e della cultura industriale, non soltanto quella genovese, di cui il Ponte San Giorgio è solo l’ultimo e più recente esempio - spiega la presidente della Fondazione Ansaldo Raffaella Luglini - Proprio per questo siamo felici di aver regalato alla città prima il libro fotografico e poi questo spettacolo dedicato ai lavoratori del Ponte, ennesimo tassello di una storia alta e nobile, quella del lavoro e delle sue eccellenze, sempre con le persone al centro”.

Lo spettacolo si dispiega oggi sull’arco di tre atti: un primo atto dedicato agli “artefici” del ponte, le mani operose di oltre cinquanta tipologie di professionisti e artigiani diversi, confluite nell’opera monumentale di ricostruzione, presentate sulle note di o’ Guarracino e de La storia di Francesco De Gregori; in sintesi: una carrellata dei rappresentanti delle competenze tecniche e dei lavori manuali di imprescindibile importanza. Un secondo atto è dedicato al “record dei notai”, dedicato al contributo dei 56 notai che hanno battuto il record dei primati del notariato riuscendo a consegnare per tempo le pratiche di tutela dall’esproprio ai cittadini residenti ai piedi del ponte, un racconto che si snoda sullo sfondo di musiche estratte da quella che, nell’ambiente forense, è nota come la “playlist dei notai”: Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Lodo e Lo Stato sociale, i Pinguini tattici nucleari, Achille Togliani, poi Roberto Vecchioni e Giorgio Gaber e Ivano Fossati, ma anche Zorro e Messico e nuvole per raccontare le ricerche degli aventi diritto fino all'altro capo dell'Oceano. Un terzo atto è intitolato, “Ponte di luce”, dal nome dell’idea di Renzo Piano: dove i suoni industriali - dal robowash che pulisce i vetri, ai sensori più moderni esistenti in questo settore dell'ingegneria civile si intrecciano alle colonne sonore di cartoni animati – come la canzone Ufo Robot, storica sigla di Goldrake - sullo sfondo di scene da film “cult”, che tutti possiamo ricordare, come la famosa “dai la cera, togli la cera" di Karate Kid, che contrappuntano con umorismo il ritmo del lavoro incessante immortalato in corso d’opera.

Un’opera “corale” che ritrae alla perfezione la grandezza di ciascun membro del grandioso coro di lavoratori coinvolti, fino all'omaggio a Paolo Micai, operatore e fotoreporter che fotografava e riprendeva il cantiere, ed è morto di Covid in un letto dell'ospedale San Martino di Genova. Lo spettacolo è un ulteriore omaggio della Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo alla città di Genova nell’ambito della tradizione culturale e del legame storico della Fondazione con la città e il suo territorio.

Ufficio stampa FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE
Nicoletta Tassan Solet - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0039 348 64 18 066 - www.carlofelice.it

 

 

I Mille del Ponte a Nervi 01

Presso i parchi di Nervi ieri 21 luglio 2021 ha avuto luogo, con grande apprezzamento da parte del pubblico, lo spettacolo “I Mille del Ponte”, realizzato su iniziativa di Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo in collaborazione con il Teatro Carlo Felice di Genova e il Comune di Genova e tratto dall’omonimo libro pubblicato da Fondazione Ansaldo e scritto da Massimiliano Lussana.

I Mille del Ponte a Nervi 01

Si sono rivelati eccellenti le performance di Mario Incudine, cantante e attore, del mandolinista Manfredi Tumminello e di Antonio Vasta, polistrumentista specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana.

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Lo spettacolo, gratuito, ha raccontato le storie di coloro che hanno lavorato senza sosta alla demolizione e alla ricostruzione del viadotto che attraversa la Val Polcevera, cuore dell’industria genovese e dove trova sede anche Fondazione Ansaldo.

Il 15 giugno è stato siglato un accordo tra Istituto Luce-Cinecittà e Fondazione Ansaldo che porterà alla digitalizzazione e alla promozione di oltre 300 filmati d’epoca inerenti al tema del lavoro provenienti dai fondi archivistici Ansaldo ed Ilva di proprietà della Fondazione e dichiarati di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria

L’intesa prevede anche l’adesione dell’Istituto Luce-Cinecittà alla Fondazione Ansaldo in qualità di sostenitore.

“Come ci ricorda il primo verbo della Costituzione, il Paese in cui viviamo poggia sul lavoro. Ossia sulla partecipazione, l’impegno e il talento di ogni cittadino, sul contributo speciale e unico che ognuno porta alla collettività – afferma la Presidente di Istituto Luce-Cinecittà, Chiara Sbarigia – Il contributo che Istituto Luce-Cinecittà ogni giorno offre alla società è la memoria: trasmettere chi siamo stati e siamo, per avere un’idea del futuro. Questo fanno i grandi archivi della memoria: danno mappe per il futuro. Le immagini straordinarie dell’Archivio Ansaldo ci tramandano un’Italia che con il lavoro, con il ‘saper fare’, arriva ai vertici mondiali. Con talento, fiducia, orgoglio. Per Luce-Cinecittà è un privilegio supportare e collaborare alla buona conservazione, il restauro e la diffusione di questo magnifico tesoro, una civile festa per gli occhi. Per trasmettere che questo siamo stati, e comunicare – tanto più oggi, a noi stessi e al mondo – che cosa possiamo fare ed essere in futuro”.

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Lorenzo Fiori, Direttore di Fondazione Ansaldo, firma l’accordo con Istituto Luce-Cinecittà

“Gli archivi sono Fabbriche della Memoria, luoghi in fermento, in continuo divenire. Tutelano e valorizzano la memoria custodita, materia da plasmare per produrre cultura e valore in molti ambiti, proprio come in una fabbrica. Le tecnologie informatiche e digitali – sottolinea la Presidente di Fondazione Ansaldo, Raffaella Luglini – consentono oggi di valorizzare ulteriormente questo patrimonio, aprendo nuovi orizzonti di diffusione e fruibilità. Fondazione Ansaldo e il Gruppo Leonardo sono impegnati proprio su questo fronte, quello della digitalizzazione e della diffusione del proprio patrimonio storico-archivistico e foto-cinetecario. La collaborazione avviata con Istituto Luce-Cinecittà, che possiamo con piacere annoverare tra i sostenitori della Fondazione, consentirà di ampliare questo impegno avvalendosi delle straordinarie competenze dell’Istituto, nella convinzione condivisa che la memoria custodita sia un bene comune, che non deve essere solamente conservato ma anche reso largamente fruibile”.

Le centinaia di pellicole, che verranno digitalizzate presso i laboratori dell’Istituto Luce-Cinecittà, raccontano e documentano il lavoro nelle fabbriche e nelle officine italiane dai primi anni del Novecento fino al boom economico del secondo dopoguerra e all’industrializzazione diffusa negli anni Settanta e Ottanta.

 Nel fondo Ansaldo sono presenti oltre 150 pellicole, in quello Ilva più di 200. Testimoniano il lungo percorso storico del lavoro e dell’industria nel nostro Paese: dalle “sigaraie” impiegate nel 1910 nelle fabbriche di Sestri Ponente al varo, nel 1931, del più famoso e leggendario transatlantico della marina italiana, il Rex; dallo scarico di ferro e manganese per la produzione dell’acciaio negli stabilimenti di Portoferraio e Piombino nel 1926 (“Col ferro e col fuoco” del regista Giuseppe Ceccarelli) fino al sogno industriale di Taranto raccontato da Marco Zavattini nel 1970. 

 

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Lorenzo Fiori - Direttore Fondazione Ansaldo, Chiara Sbarigia - Presidente Istituto Luce-Cinecittà, Raffaella Luglini - Presidente Fondazione Ansaldo, Nicola Maccanico - Amministratore Delegato Istituto Luce-Cinecittà

 

Da sempre impegnati nella delicata missione di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio filmografico d’epoca, Istituto Luce-Cinecittà e Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo hanno inoltre concordato un’azione sinergica di valorizzazione di questi materiali digitalizzati su due principali direttrici: quella commerciale da parte dell’Istituto Luce-Cinecittà - nel rispetto degli obblighi legislativi e normativi per la pubblica fruizione dei beni culturali -  e quella, congiunta, della realizzazione di progetti filmici, culturali, espositivi e didattico-educativi. Questi ultimi, in particolare, prevedono iniziative rivolte ai giovani, così da stimolarne la consapevolezza e la coscienza di un valore, il Lavoro, tra i fondativi della Repubblica Italiana.