Nel 2001 Fondazione Ansaldo acquisisce in comodato l’Archivio Giovanni Zoncada per volontà del figlio Augusto. L’archivio testimonia l’attività da interior designer del celebre architetto nato a Venezia il 23 dicembre 1898. Giovanni, detto Nino, si iscrive presso la celebre Accademia di Belle Arti di Venezia dove segue i corsi di pittura e xilografia, ma il suo percorso di studi viene interrotto dal richiamo alle armi con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Una volta rientrato a Venezia si diploma all’Accademia nel 1923, dopo aver già ricevuto, nel 1920, un diploma d’onore per la Mostra Nazionale d’Arte Sacra, prima di una lunga serie di esposizioni a cui prese parte concentrandosi principalmente sulla xilografia. Nel 1926, infatti, prende parte alla XV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia dove è presente con una xilografia nella sala del bianco e nero e della scultura.

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Dopo il matrimonio con Rosa Bon e la nascita della prima figlia, Carolina, nel 1924 Nino Zoncada si mette alla ricerca di nuovi orizzonti lavorativi al di fuori del capoluogo veneto. Così ebbe inizio la sua proficua carriera presso il Cantiere Navale Triestino di Monfalcone, dove trovò un impiego come disegnatore per gli interni navali. Dopo pochissimo tempo, grazie alle sue straordinari doti, viene promosso dirigente del reparto di ebanisteria e falegnameria, per il quale già lavorava, e assume il compito si coordinare il lavoro di allestimento interno delle navi. Al momento della nascita del secondo figlio Augusto, avvenuta nel 1929, Zoncada lavora ormai sia per committenti italiani che internazionali, grazie alle competenze sviluppate attraverso le numerose e continue collaborazioni con architetti e ditte di tutto il mondo. Con il passare degli anni Nino assume sempre di più un ruolo centrale; nei primi anni Trenta la direzione del Cantiere gli affida direttamente la progettazione e il controllo esecutivo degli interni di navi di piccolo e medio tonnellaggio.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il Cantiere e la cittadina di Monfalcone vengono danneggiati dai bombardamenti, Zoncada si trasferisce quindi con la famiglia nella vicina Villa Vicentina. In questo periodo l’attività della falegnameria prosegue con un ritmo più lento e Zoncada, si dedica nuovamente l’attività pittorica riscoprendo così una sua intensa passione.

Nel 1947 Zoncada viene introdotto, con la mediazione del direttore tecnico della società Adriatica di Navigazione, all’armatore genovese Angelo Costa. La famiglia Costa, per colmare il vuoto di navi passeggeri lasciato dal conflitto nei collegamenti transatlantici, intende trasformare alcune navi acquistate di seconda mano in moderne unità per il trasporto di passeggeri. Ottenendo il permesso della direzione del cantiere, Zoncada si propone come progettista per il riallestimento della motonave Anna C, la prima nave passeggeri con sistemazioni di classe della flotta Costa. Nella primavera del 1948 Zoncada decide di dedicarsi alla libera professione e si trasferisce definitivamente con la famiglia nel capoluogo ligure. Si apre un periodo di intensa attività professionale che vede Zoncada affermarsi come il più importante architetto d’interni navali italiano. Nei primi anni Cinquanta viene costruita una fitta serie di navi passeggeri destinate alle flotte delle quattro società di linea del gruppo Finmare: Italia di Navigazione, Lloyd Triestino, Tirrenia e Adriatica. Nello stesso periodo Gio Ponti richiede la collaborazione di Zoncada dapprima per il concorso per il rinnovo del piroscafo Conte Biancamano e successivamente per quello del Conte Grande; la collaborazione con l’architetto milanese continua quindi sui transatlantici Giulio Cesare e Andrea Doria e sulle motonavi Oceania e Africa.

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Gli anni Cinquanta sono il periodo più proficuo e intenso dell’attività di Zoncada e segnano la maturazione del linguaggio architettonico, definito da pochi elementi cardine, esaltati da un sapiente uso dei colori, dei materiali e degli inserti artistici e decorativi. La nave diventa luogo privilegiato per una progettazione totale realizzata con la stretta collaborazione tecnica dei cantieri e l’integrazione degli impianti tecnici e della struttura navale. Tutte le parti che compongono l’arredamento delle navi di Zoncada sono espressamente disegnate da lui stesso: lampade, tavoli, sedie, poltrone, serramenti e maniglie. La collaborazione con alcune ditte produttrici, in particolare Altamira e Cassina, porta allo sviluppo di prodotti di design che entrano nel catalogo commerciale di queste aziende. Gli oggetti disegnati da Zoncada sono presentati dalle pagine di “Domus” e nei padiglioni delle Triennali milanesi.

Sul finire del decennio Zoncada arriva all’apice del successo professionale con due importanti commesse: nel 1957 l’armatore Angelo Costa gli affida l’allestimento completo del nuovo transatlantico Federico C, prima nave passeggeri costruita espressamente per la compagnia genovese. Nello stesso anno il conte Foscari, presidente della società Adriatica di navigazione, gli assegna il disegno della nuova ammiraglia, la turbonave Ausonia; Zoncada realizza così il più bello e coerente dei suoi progetti.

Nel 1965 Zoncada realizza tutti gli allestimenti interni della prestigiosa ammiraglia Eugenio C, ultima tappa nello sviluppo della flotta Costa prima che la crisi petrolifera internazionale degli anni Settanta infligga il colpo di grazia alla marineria di linea. Questo decennio vede il repentino declino della nave passeggeri come mezzo di trasporto delle persone in favore dell’aereo ormai affermatosi anche sulle rotte transatlantiche. Il progressivo disarmo delle navi di linea segna anche il ritiro professionale di Zoncada; le ultime commesse riguardano il progetto di unità da crociera per la compagnia greca Sun Line dell’armatore greco Charalambos Keusseoglou: gli interni per le motonavi Stella Maris II, Stella Oceanis e Stella Solaris (II).

Nino Zoncada muore in avanzata età nella sua casa di Genova in via Santa Chiara il 6 giugno 1988.

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L’archivio Zoncada conserva prevalentemente materiale fotografico relativo soprattutto agli interni delle moto navi Conte Grande, Giulio Cesare, Andrea Doria, Cristoforo Colombo, Michelangelo, Leonardo da Vinci (Italia di Navigazione), Calabria, Lazio e Sicilia (Tirrenia di Navigazione), Ausonia, Enotria e Messapia (Adriatica di Navigazione), Anna C., Federico C., Eugenio C. (flotta Costa), Oceanic (Home Line), Stella Solaris e Stella Maris (Sun Line).

Una parte di documentazione, minoritaria da un punto di vista quantitativo ma essenziale per comprendere la fitta rete di relazioni professionali e rapporti intellettuali in cui operava Zoncada, è costituita dalla corrispondenza intercorsa tra l’architetto e altri artisti con cui collaborò durante la sua lunga carriera.

Arricchiscono e completano il fondo 134 disegni tecnici relativi all’allestimento degli interni delle navi Stella Solaris e Stella Polaris della Sun Line, e delle navi della Flotta C., Andrea C. e Federico C., alcuni campioni di tessuti utilizzati per i rivestimenti degli arredi, e numerosi cataloghi a stampa e brochure delle principali compagnie di navigazione con cui Zoncada collaborò (Home Line, Sun Line, Italian Line, Linea C. ed altre).

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Il 31 ottobre si è concluso il torneo “Mettiamoci in discussione. Un debate per comprendere la contemporaneità”, organizzato da Fondazione Ansaldo e dalla Società Nazionale Debate Italia – Sezione Territoriale Liguria, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria e in collaborazione con l’Università di Genova.

L'iniziativa ha visto la partecipazione di otto squadre composte da studenti provenienti da altrettante

scuole superiori liguri, che si sono sfidate presso la sede di Fondazione Ansaldo tra 24 e il 31 ottobre 2024 riguardo argomenti come le energie rinnovabili e l'intelligenza artificiale applicata alla didattica. I ragazzi hanno dimostrato ottime capacità comunicative, argomentando con passione e competenza le mozioni proposte, sotto l'attenta valutazione di una giuria di esperti.

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Che cos'è un debate:

Il dibattito è una metodologia didattica che rappresenta una sfida, tema del Festival della Scienza 2024. Affermatosi principalmente nei college e nelle università del mondo anglosassone a fine Ottocento, trova le sue origini nell’antica Grecia, culla della retorica: l’arte del saper parlare, ma soprattutto del saper argomentare le proprie tesi e convincere il pubblico della validità di quanto si sta affermando. La metodologia del debate odierno mette a confronto due posizioni opposte rispetto a un’affermazione controversa: la mozione. Si tratta quindi di una discussione tra due squadre, una che sostiene (pro) e l’altra che controbatte (contro) l'affermazione.

Il debate ha regole precise: si deve giustificare nel modo più razionale possibile la posizione presa, al di là dell’opinione personale. Bisogna conoscere in modo approfondito una mozione per poterla sostenere o controbattere, e per far ciò è fondamentale una ricerca documentale e un’elaborazione critica.

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Durante il torneo, le scuole si sono sfidate seguendo il modello World School Debate.
Nelle giornate del 24 e 25 ottobre hanno partecipato: IPSIA Odero VS Deledda International SchoolLiceo Statale S. Giuseppe Calasanzio (Carcare) VS l'ISSS Firpo – Buonarroti; Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci VS il Liceo L. Lanfranconi e infine Liceo Scientifico G.D. Cassini VS l'IIS Bernardo Marsano.

Alla fine di ciascun dibattito la giuria ha decretato le squadre vincitrici che hanno passato il turno:

  • Liceo L. Lanfranconi
  • Deledda International School
  • Liceo Statale S. Giuseppe Calasanzio (Carcare)
  • Liceo Scientifico G.D. Cassini

 

Il 30 ottobre ha visto sfidarsi: Liceo L. Lanfranconi VS  Deledda International School  e Liceo Statale S. Giuseppe Calasanzio (Carcare) VS Liceo Scientifico G.D. Cassini.     

Il 31 ottobre, giorno della finale, la vittoria è stata assegnata alla squadra del Liceo L. Lanfranconi  che si è sfidata con quella del Liceo Scientifico G.D. Cassini.

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L'evento ha attirato un vasto pubblico composto da studenti, insegnanti e appassionati di dibattito, ed è stato un'occasione unica per confrontarsi su tematiche di grande attualità, in quanto ogni incontro è stato seguito da un momento di confronto con gli spettatori, gestito da un dottorando dell'Università di Genova.

Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti, agli organizzatori e al pubblico per aver reso possibile e memorabile questo torneo di debate, alla prossima!

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Da venerdì 11 ottobre, presso il Teatro della Gioventù di Genova, verrà  inaugurata la stagione 2024 – 2025 del teatro Carlo Felice con il progetto START! Una serie di incontri che dureranno fino al 19 ottobre organizzati in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, l’Università di Genova, Fondazione Ansaldo e Fondazione Archivio Luigi Nono Onlus.

La serata inaugurale di venerdì sarà dedicata al centenario della nascita del grande compositore Luigi Nono: alle 18.30 verrà aperta al pubblico la mostra La fabbrica illustrata a cura di Fondazione Ansaldo (Sala Barabino) e alle 20.00 verrà eseguita dal vivo La fabbrica illuminata composta dal maestro Nono esattamente sessant’anni fa. Quest’opera raccoglie le voci e le parole degli operai, nonché i rumori delle lavorazioni registrate all’interno delle Acciaierie Italsider di Genova Cornigliano per denunciarne le durissime condizioni di lavoro. Il compositore rielaborò elettronicamente il materiale raccolto su nastro magnetico aggiungendo un accompagnamento dal vivo per soprano.

Fondazione Ansaldo ha scelto di omaggiare La fabbrica illuminata contestualizzando visivamente l’opera attraverso gli scatti del celebre fotografo Kurt Blum e il film d’arte L’uomo, il fuoco e il ferro realizzato da Eugenio Carmi nel 1960. Queste opere ci mostrano i volti degli operai al lavoro nell’infernale e abbagliante fucina da cui sgorga l’acciaio, vissuta in prima persona anche dal maestro Nono.

La mostra e tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.

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Italsider, Cornigliano Kurt Blum 1465-C09 Luglio 1959

Dal 6 novembre 2024 al 21 febbraio 2025 sarà visitabile la mostra Transizioni.  Impresa – Lavoro – Società, progettata da Fondazione Ansaldo e già allestita a Genova nel 2023. Il percorso espositivo, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, è riproposto con una nuova veste appositamente pensata per la città di Milano, visitabile gratuitamente presso lo spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico, via Ampère 2, Milano.

La mostra è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Milano, il sostegno di Leonardo S.p.a, Fondazione Cariplo, Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, Assolombarda e il contributo di Fondazione AEM – Gruppo A2A.

Le grandi transizioni innescate dallo sviluppo industriale sono i temi attorno ai quali si snoda il percorso espositivo suddiviso in tre macroaree: impresa, lavoro e società, con un’attenzione particolare alla storia della città di Milano, in grado di offrire un punto di vista privilegiato per comprendere i complessi mutamenti che l’hanno portata a essere, nell’arco di poco più di un secolo e mezzo, motore propulsivo e fiore all’occhiello dell’industria, dell’economia e della cultura italiana.

MANIFESTO Transizioni impresa lavoro società

Con la metà dell’Ottocento e con la rivoluzione industriale prende avvio anche in Italia un profondo processo di cambiamento destinato ad avere importanti ripercussioni sui territori e sulle comunità. Assumono sempre più centralità le scoperte scientifiche e il progresso tecnologico. Il vapore viene sostituito dal motore a scoppio, poi da quello elettrico; l’elettricità permette al genere umano di vincere definitivamente l’oscurità della notte, cambiando abitudini e ritmi di vita. Le trasformazioni che ne derivano avvengono a cascata e toccano tutti gli aspetti del vivere civile, aumentando le opportunità di benessere e migliorando la qualità della vita. In questo contesto la crescita demografica è esponenziale, nascono nuove periferie e le città si trasformano di conseguenza. È però con la terza rivoluzione industriale, pilastro della modernità a valle della Seconda guerra mondiale, che si aprono per l’umanità nuove prospettive impensabili fino a quel momento: l’elettronica, l’automazione, l’informatica, l’energia atomica e tanto altro. Trasformazioni tuttora in corso, in uno scenario sempre più mutevole.  

Illuminazione pubblica della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano 1956 courtesy Archivio Storico Fotografico AEM Fondazione AEM Gruppo A2A
Illuminazione pubblica della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano; 1956
(courtesy Archivio Storico Fotografico AEM, Fondazione AEM – Gruppo A2A
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Il ricco corredo fotografico e audiovisivo proveniente dagli archivi di Fondazione Ansaldo è arricchito da numerose immagini strettamente legate a Milano e al suo territorio provenienti dall’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, dall’Archivio Storico Fotografico AEM, Fondazione AEM – Gruppo A2A, dall’Archivio Storico Breda – Associazione Museo della Melara e dalla Biblioteca Famiglia Meneghina – Società del Giardino. Questi materiali sono ulteriormente impreziositi da una nutrita selezione di opere d’arte utili a meglio comprendere lo stretto rapporto tra arte, industria e società concessi in prestito da musei e collezioni private quali le Gallerie d’Italia, l’Archivio Flavio Costantini, la Galleria Martini & Ronchetti e il Politecnico di Milano. Grazie alla collaborazione con quest’ultimo è esposto in  mostra il polittico Epigenesi di Jonathan Guaitamacchi composto da sette opere distinte di grande formato. I lavori di Jonathan Guaitamacchi nascono dalla forte esperienza compiuta dall’artista nel luogo simbolo dell’industrializzazione milanese, l’officina del Gas AEM in Bovisa. Infine, a completare il percorso è l’opera d’arte Magnetic Nanoparticles di Michelangelo Penso, realizzata con materiali industriali di riuso appositamente per la mostra a Genova, grazie al sostegno di Confindustria Genova e Camera di Commercio Genova, e riadattata dall’artista per la sede del Politecnico.

Contadini in via Trenno nel quartiere Lampugnano a Milano 1960 1970 courtesy Archivio Storico Fondazione Fiera Milano

Contadini in via Trenno nel quartiere Lampugnano a Milano; 1960-1970
(courtesy Archivio Storico Fondazione Fiera Milano)

I curatori della mostra sono Lorenzo Fiori, già direttore di Fondazione Ansaldo, Claudia Cerioli, responsabile degli Archivi storici e dei servizi bibliotecari di Fondazione Ansaldo, Beatrice Carabelli, Archivi storici Fondazione Ansaldo ai quali si sono affiancati i professori del Politecnico di Milano: Roberto Dulio, delegato della Rettrice al Sistema Archivistico, Bibliotecario e Museale, Andrea Manes, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Ingrid Paoletti, delegata delle Rettrice a Mostre ed eventi e Matteo Ruta, membro del Gruppo Cultura della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni.

Fondazione Ansaldo ha infine realizzato il catalogo della mostra, con traduzione in inglese, edito da Il Geko  Edizioni – Genova, in vendita nel circuito delle librerie nazionali e sulle principali piattaforme on-line. Il catalogo include anche una serie di QR code per la visualizzazione di contenuti multimediali.

Maestranze al lavoro nello stabilimento di via Bergognone a Milano della Compagnia Generale di Elettricità CGE 1960 circa Fototeca Fondazione Ansaldo

Maestranze al lavoro nello stabilimento di via Bergognone a Milano della Compagnia Generale di Elettricità – CGE; 1960 circa
(Fototeca Fondazione Ansaldo)

Settembre è un mese che da sempre ha un po’ il sapore dell’inizio dell’anno, finisce l’estate, si ritorna a scuola e al lavoro, è come un nuovo inizio e Fondazione Ansaldo vi aspetta con tanti nuovi appuntamenti.

Soffitto piano nobile

Marconi e l’invenzione dell’industria tecnologica

A 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi Fondazione Ansaldo e Fondazione Leonardo hanno organizzato un incontro, il 20 settembre ore 15.30 presso il Salone Nautico di Genova, per celebrare non solo l’inventore, ma anche l’imprenditore che era Marconi.

Sarà Massimo Polidoro, divulgatore scientifico, a introdurre la figura di Guglielmo Marconi, seguito da un dialogo tra Roberto Cingolani, AD e DG di Leonardo, e Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri, sul modello di impresa creato dall’inventore delle telecomunicazioni globali.

Verrà inoltre proiettato il documentario “Elettra, la nave laboratorio di Marconi”.

 

Archivissima UPDATE vol. 3

Domenica 6 ottobre, alle ore 12.30 vi aspettiamo presso Palazzo Ducale di Genova per uno degli incontri del ciclo formativo di Archivissima. I protagonisti dell’incontro genovese saranno tre archivi ben radicati nel tessuto urbano e che alla città e alla sua evoluzione hanno saputo volgere nel tempo uno sguardo vivace. Perché il cambiamento si racconta partendo spesso da più lontano di quanto ci immaginiamo. E, dal passato, a volte arrivano anche delle idee per aiutarci a descrivere quello che vorremmo fosse il futuro, compreso quello del luogo in cui viviamo.

 

Concerto in memoria di Luigi Nono

Fondazione Ansaldo sta collaborando al progetto START del Teatro Carlo Felice, in collaborazione con il Conservatorio Nicolò Paganini di Genova, l’Università di Genova e la Fondazione Archivio Luigi Nono Onlus nell’ambito del centenario della nascita del maestro Luigi Nono.

L’11 ottobre, presso il Teatro della Gioventù verrà eseguita dal vivo l’opera del maestro La fabbrica illuminata, realizzata nel 1964 attraverso la registrazione diretta delle voci degli operai e dei rumori delle lavorazioni all’interno delle Acciaierie Italsider di Genova Cornigliano per denunciarne le durissime condizioni di lavoro. Il compositore rielaborò elettronicamente il materiale raccolto su nastro magnetico aggiungendo un accompagnamento dal vivo per soprano.

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Transizioni. Impresa – Lavoro – Società

La mostra che Fondazione Ansaldo aveva inaugurato a Genova nel febbraio del 2023 verrà riallestita presso il Politecnico di Milano. Da novembre 2024 il percorso espositivo riaprirà al pubblico con tante novità dedicate alla città della Madonnina. Per ora non vi sveliamo di più…

 

Festival della Scienza

Ormai diventato appuntamento annuale per la Fondazione, il Festival della Scienza quest’anno è dedicato alle #sfide. In collaborazione con la Società Nazionale Debate Italia (sezione territoriale Liguria) e con il supporto dell’Università di Genova e l’Ufficio Scolastico regionale della Liguria è stato organizzato un torneo di debate dove 8 squadre di ragazzi delle scuole superiori di secondo grado si confronteranno su tematiche inerenti i benefici derivanti dalle energie rinnovabili e dall’uso dell’intelligenza artificiale in ambito didattico.

Ogni incontro di debate sarà occasione di studio e confronto anche per il pubblico: prima che il debate inizi vi sarà un’introduzione a favore di chi assiste, al suo termine invece un dottorando guiderà il pubblico in un confronto dove chiunque lo desideri potrà prendere la parola ed esprimere le proprie opinioni, porre domande e richiedere chiarimenti o specifiche.

 

Tra musica e architettura

Il 23 novembre, alle 18.00, Fondazione Ansaldo ospiterà un quartetto d’archi in occasione della quinta edizione di Maledetti Architetti. Tutti i brani eseguiti avranno infatti un legame con l’Architettura. Oltre al concerto i partecipanti potranno prendere parte a una visita guidata di Villa Cattaneo dell’Olmo e degli archivi che custodisce.

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