Nell’ambito della mostra Transizioni. Impresa – Lavoro – Società, prorogata fino al 25 aprile 2023, Fondazione Ansaldo e Istituto Italiano di Tecnologia – IIT, con il supporto dei Musei Nazionali di Genova, presentano l’incontro Magnetic Nanoparticles tra Michelangelo Penso, artista e autore dell’omonima opera in mostra, e Teresa Pellegrino, coordinatrice della linea di ricerca Nanomaterials for Biomedical Applications IIT.

Un dialogo tra arte e scienza che testimonia un legame longevo e sinergico tra due mondi considerati comunemente separati, se non addirittura opposti.

Il confronto, moderato da Massimo Minella, vicecaporedattore la Repubblica, avrà luogo venerdì 31 marzo alle ore 17.30 presso il Salone da Ballo di Palazzo Reale, via Balbi 10, Genova, a cui seguirà la visita alla mostra. Obbligo di prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Nanoparticelle di ferro ossido a forma di cubetti realizzata al microscopio a trasmissione elettronica

Nanoparticelle di ferro ossido a forma di cubetti realizzata al microscopio a trasmissione elettronica grazie a una procedura sviluppata nel gruppo di Teresa Pellegrino all’IIT di Genova

 
“Da molto tempo mi interesso all’indagine scientifica, traendone ispirazione per il mio lavoro” dichiara Michelangelo Penso, artista contemporaneo. “Questa indagine, per me affascinante è però orfana di estetica, essendo tutta relegata a dimensioni microscopiche, invisibili. Ho quindi sentito il bisogno di immaginare una nuova frontiera creativa, ispirata alla costruzione di un'estetica biologica e scientifica che renda visibile l’infinitamente piccolo. Questo mi ha spinto ad indagare fenomeni complessi come le serie frattali e i circuiti genetici, immaginando di realizzarli in prima persona, anche grazie a simulazioni elettroniche. La matematica e la biologia sono così entrate nel bagaglio del mio lavoro diventando punti di partenza sui quali sviluppare sculture e strutture tridimensionali, che hanno essenzialmente il ruolo di un dispositivo visivo che a quel mondo allude, non essendone sempre la letterale trasposizione, ricercando infine materiali industriali per la loro realizzazione”

“Le nanoparticelle magnetiche sono molto studiate in ambito clinico, per esempio nel trasporto di farmaci ai tumori e per il trattamento della massa cancerosa mediante una nuova terapia chiamata ipertermia magnetica” spiega Teresa Pellegrino, ricercatrice presso IIT. “Questa terapia consiste nell’aumentare la temperatura della massa tumorale al fine di “bruciare” le cellule tumorali. Il vantaggio nell’utilizzo di queste particelle è la precisione con il quale si può agire, andando a ridurre gli effetti collaterali sul paziente e massimizzando l’efficacia della terapia antitumorale”

Magnetic Nanoparticles Michelangelo Penso 2023

Magnetic Nanoparticles, Michelangelo Penso, 2023

Quella delle Magnetic Nanoparticles è una classe di nano-particelle manipolabili attraverso l’uso dei campi magnetici. Grazie a questa caratteristica, sono state, e sono tuttora, oggetto di ricerca per le loro proprietà potenzialmente sfruttabili in svariati campi: da quello della medicina, a quello dell’immagazzinamento dati digitali, fino a quello del risanamento ambientale.

All’interno dei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, la ricercatrice Teresa Pellegrino sviluppa nanoparticelle magnetiche che possono essere impiegate a scopo clinico. Queste nanoparticelle hanno un interesse particolare nel campo dell’oncologia, dove possono essere sfruttate per rendere le terapie più precise e aumentare quindi l’efficacia dei trattamenti antitumorali.

All’interno del precorso espositivo Transizioni invece si trova la grande installazione Magnetic Nanoparticles, realizzata appositamente per la mostra da Michelangelo Penso. L’ artista veneziano, attraverso l’indagine scientifica, si distingue realizzando sculture dotate di una vita propria, costituite da materiali industriali, che interagiscono con l’ambiente circostante.

Magnetic Nanoparticles descrive un sistema di nanoparticelle di ferro sospese in uno spazio senza tempo, manipolabili attraverso i campi magnetici. La struttura dell’opera è animata da trasduttori che trasferiscono sulla superfice metallica vibrazioni indotte da radiofrequenze modulabili dall’ampiezza del campo magnetico esterno. Lo scopo è quello di plasmare la materia grazie alla creatività e all’intuizione distintiva dell’homo faber.

L’installazione rappresenta un non luogo, dove lo spettatore si ritrova davanti a una realtà sovradimensionata, tendenzialmente infinitamente grande, che rappresenta però qualcosa di infinitamente piccolo: le nanoparticelle durante il loro movimento. È infatti impressionante mettere a confronto l’opera con le fotografie realizzate al microscopio dalla ricercatrice Teresa Pellegrino.

I materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera sono stati scelti privilegiando le linee di produzione dell’Ansaldo, come l’acciaio, materiale principe delle numerose produzioni dello storico gruppo industriale. I sensori e i traduttori rappresentano la parte tecnologica, significativa della ricerca più avanzata e futuristica che ha sempre caratterizzato la strategia del gruppo. Il suono vuole rappresentare il processo evolutivo della peculiare storia di questa azienda. L’installazione occupa due ambienti separati, rappresentando la continuità delle transizioni e l’ineluttabilità del cambiamento, tema centrale del percorso espositivo.

Nanoparticelle di ferro ossido a forma di stellata realizzata al microscopio a trasmissione elettronica
Nanoparticelle di ferro ossido a forma di stellata realizzata al microscopio a trasmissione elettronica grazie una procedura sviluppata nel gruppo di Teresa Pellegrino all’IIT di Genova

Ingresso gratuito

Dove: Teatro del Falcone, Palazzo Reale, via Balbi 10, Genova
Quando: dal 22 febbraio 2023 al 25 aprile 2023, dal mercoledì al sabato dalle ore 9.00 alle 19.00 e la prima e la terza domenica del mese dalle 13.30 alle 19.00
9 e 10 aprile apertura straordinaria dalle 13.30 alle 19.00

Ogni venerdì alle 17.30 è possibile partecipare alla visita guidata gratuita con uno dei curatori previa prenotazione.

Per ulteriori informazioni:
Rif. Fondazione Ansaldo
Tel. 010 859 4130
Mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito:
www.fondazioneansaldo.it

Il 24 marzo una nutrita delegazione dei soci di Confindustria Genova, tra cui il presidente Umberto Risso, ha visitato la mostra di Fondazione Ansaldo Transizioni presso il Teatro del Falcone, Palazzo Reale di Genova.

Attraverso le oltre 250 immagini esposte e le molte opere pittoriche selezionate perché particolarmente significative circa il legame arte – industria, gli ospiti hanno potuto ripercorrere le principali tappe del processo di industrializzazione e di modernizzazione del Paese, un percorso in continua evoluzione che vede in Confindustria e nei suoi soci gli attuali protagonisti e quelli di domani.  

Si è così consolidato ulteriormente lo stretto rapporto tra il mondo della cultura e il mondo del lavoro che trova nella storia dell’impresa e dell’industria, motori delle principali transizioni novecentesche, un ideale collegamento e un ponte verso le trasformazioni future.

Confindustria visita Transizioni    Confindustria visita Transizioni 1

PROROGATA SINO AL 25 APRILE

Dove: Teatro del Falcone, Palazzo Reale, via Balbi 10, Genova
Quando:
dal 22 febbraio al 10 aprile 2023 dal mercoledì al sabato dalle ore 9.00 alle 19.00
                 e la prima e la terza domenica del mese dalle 13.30 alle 19.00.

INGRESSO GRATUITO

 

 

Il Novecento stacca dal passato con un’accelerazione improvvisa. L’industrializzazione stravolge territori e comunità, ridefinendo contorni urbani e stabilendo nuovi centri di potere e gerarchie sociali. Il liberismo di inizio Novecento cede il passo ai mercati globali, non senza essere passato attraverso politiche autarchiche. I venti di guerra portano con sé milioni di morti, ma anche convenzioni sociali nuove. Cambiano i costumi, le abitudini, persino la moda. Le tecnologie, sulla spinta degli eventi bellici, compiono un balzo in avanti e, messe al servizio della pace, aprono a un benessere diffuso. Gli orizzonti si allargano a dismisura, dall’atomo allo spazio, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Trasformazioni tuttora in corso, in uno scenario sempre più liquido.

Le grandi transizioni del Novecento sono dunque i temi attorno ai quali si snoda il percorso espositivo allestito da Fondazione Ansaldo, suddiviso in tre macroaree: Impresa, Lavoro e Società. Il ricco corredo fotografico e audiovisivo proveniente dagli archivi della Fondazione è ulteriormente impreziosito da una nutrita selezione di opere d’arte provenienti da musei pubblici e collezioni private che hanno lo scopo di illustrare il rapporto arte-industria. Infine, ampio spazio è dato alla Street art, forma di arte contemporanea e urbana per eccellenza, simbolo delle nevrosi, dei bisogni, della rabbia e dei desideri delle nuove generazioni.

UNOSTA1
IMPRESA

Operaio in uno statore negli stabilimenti General Electric di Boston; 1950

ELICAP1
IMPRESA
Elica per la turbonave passeggeri Rex, prodotta nello stabilimento meccanico Ansaldo di Sampierdarena; 1931

SERVIZ1
SOCIETA'
 

Servizio di moda a bordo della motonave passeggeri Federico C; anni 60

 FORTUN1
ARTE

Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960),
Cantiere sonoro (dinamismo sotterraneo metropolitano),1950
Carboncino e china su carta,Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto

 ANONIM1
STREET ART

Anonimo, senza titolo, 2017; fotografia di Sabrina Losso, 2022

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Transizioni
 
Donne - Lavoro - Emancipazione

Fondazione Ansaldo, IIT - Istituto Italiano di Tecnologia e CREIS – Centro Ricerca Europea per l’innovazione Sostenibile, insieme per la Giornata internazionale della Donna

L’8 marzo alle 18.00, presso la Libreria Feltrinelli di Genova, verrà presentato il libro - catalogo della mostra Transizioni. Impresa – Lavoro – Società, aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 10 aprile 2023, presso il Teatro del Falcone di Palazzo Reale, via Balbi 10, a Genova 

Un dialogo per ripercorrere insieme il lungo percorso di emancipazione e l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, riflettere sul presente e guardare al futuro. Ne saranno protagoniste Beatrice Carabelli, Archivi storici Fondazione Ansaldo, Valeria Maione, Economista e Vicepresidente Creis e Laura Cancedda, coordinatrice della linea di ricerca Brain Development and Disease IIT. Introduce e modera Lorenzo Fiori, Direttore di Fondazione Ansaldo

Il catalogo, in italiano e inglese, edito da Erga edizioni, è in vendita nel circuito delle librerie nazionali e sulle principali piattaforme on-line. Al suo interno sono presenti QR code attraverso i quali è possibile accedere a contenuti multimediali

donne lavoro emancipazione

«La sezione Lavoro della mostra Transizioni racconta e illustra, tra le molte cose, non soltanto il ruolo della donna e del lavoro femminile lungo il corso del ‘900, ma anche le conquiste sociali in un’epoca che, per quanto cronologicamente vicina, è ormai psicologicamente distante e merita di essere ricordata per la straordinaria attualità del tema» spiega Raffaella Luglini, Presidente di Fondazione Ansaldo. «Ciò va a indagare e testimoniare quanto sia importante il ruolo femminile all’interno del mondo del lavoro e di quanto si debba ancora fare per concludere quel lungo percorso chiamato emancipazione. Oggi ci sono donne ingegnere, dirigenti, presidenti, che hanno vinto premi Nobel e hanno raggiunto ruoli e obiettivi di grande importanza per tutta l’umanità. Rafforzando così l’unione tra scienza, impresa e società. Questi elementi s’incontrano attraverso la cultura d’impresa di cui Fondazione Ansaldo è portavoce, il cui impegno non è solo quello di portare avanti un’operazione di memoria storica e di divulgazione. È di più. È la convinzione che sia possibile un dialogo tra generazioni, una trasmissione di esperienze e di saperi. Rendere più forte questo legame tra generazioni significa mantenere vivo e riconoscere valore all’impegno di quelle lavoratrici che hanno avviato il percorso verso l’uguaglianza di genere nelle imprese e nella società».

Genova, 8 marzo 2023 – Il percorso espositivo Transizioni. Impresa – Lavoro – Società realizzato da Fondazione Ansaldo vuole essere una riflessione sui grandi cambiamenti del Novecento che hanno investito e che tuttora investono territori e comunità, analizzati in un’ottica industriale, economica, culturale, sociale e territoriale.

In questo contesto, per la Giornata internazionale della Donna, Fondazione, l’IIT e CREIS, propongono un incontro dal titolo Transizioni. Donna – Lavoro – Emancipazione. L’obiettivo è quello di raccontare il percorso di emancipazione femminile attraverso l’ingresso nel mondo del lavoro, effettuare un’analisi dell’attuale condizione delle lavoratrici e riflettere sulle azioni da compiere per un futuro sempre più egualitario.

Beatrice Carabelli con il racconto Donne e lavoro: riconoscimento ed emancipazione analizza come il processo di emancipazione sia strettamente legata alla storia del lavoro femminile lungo il Novecento, in un paese, l’Italia, in cui le relazioni di genere hanno i contorni di un maschilismo implicito che perpetua vecchie tradizioni e ne inventa di nuove.

Il contributo di Valeria Maione, “Ricette” per un futuro più produttivo, per tutti sarà incentrato su come la scienza e la conoscenza servano ad assecondare ma anche reindirizzare le transizioni che viviamo e quelle che verranno traendo insegnamento da un passato ancor troppo prossimo e con una visione del futuro che sia in grado, finalmente, di dare la giusta collocazione alle donne. Una bella sfida che si può vincere mettendo al centro la solidarietà.

Laura Cancedda con il suo intervento Ricercatrici STEM: esperienze accademiche ed oltre nel farsi ascoltare racconterà come, per quanto nell’ultimo secolo il mondo della ricerca sia andato incontro a una transizione, includendo sempre di più le scienziate in posizioni di rilievo, ci sono sfide che le ricercatrici nel campo STEM devono ancora affrontare e che per essere superate richiedono un approccio corale.

Il libro-catalogo, bilingue italiano–inglese, edito da Erga edizioni, è in vendita nel circuito delle librerie nazionali e sulle principali piattaforme on-line al prezzo di 34€. È diviso in tre sezioni: impresa, lavoro e società. Include inoltre la storia dell’ex stabilimento della Mira Lanza al cui interno sono state realizzate centinaia di opere di Street art oggi andate distrutte; una parte dedicata alle opere in mostra, provenienti da musei pubblici e collezioni private; e infine una descrizione approfondita dell’installazione Magnetic Nanoparticles realizzata dall’artista veneziano Michelangelo Penso appositamente per la mostra Transizioni.

Il catalogo racchiude circa 500 immagini tra opere d’arte, fotografie e documenti provenienti dagli archivi di cui la Fondazione è custode e da alcuni privati. Sono inoltre presenti QR code attraverso i quali è possibile accedere ai contenuti multimediali presenti in mostra e molti altri, tra i quali anche un contributo dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Informazioni sulla mostra

Ingresso gratuito

Dove: Teatro del Falcone, Palazzo Reale, via Balbi 10, Genova
Quando: dal 22 febbraio 2023 al 10 aprile 2023, dal mercoledì al sabato dalle ore 9.00 alle 19.00 e la prima e la terza domenica del mese dalle 13.30 alle 19.00

Per ulteriori informazioni:

Rif. Fondazione Ansaldo
Tel. 010 859 4130
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito: www.fondazioneansaldo.it

 Fondazione Ansaldo è lieta di annunciare lo spettacolo teatrale

I MILLE DEL PONTE

Tratto dall’omonimo libro pubblicato nel 2020 dalla Fondazione

per omaggiare le donne e gli uomini che hanno lavorato

prima alla demolizione e poi alla ricostruzione del Ponte Genova San Giorgio

dal 31 gennaio al 5 febbraio 2023

Teatro Gustavo Modena (Genova – Piazza Gustavo Modena, 3)

Presentando il volantino in foto o la tessera Amici della Fondazione presso la biglietteria del Teatro
si potrà acquistare il biglietto a prezzo ridotto

 mille del ponte al teatro modena 2023

Dal 31 gennaio al 5 febbraio al Teatro Gustavo Modena, sala Mercato, va in scena I mille del ponte, lo spettacolo teatrale e musicale nato dall’omonimo libro pubblicato nel 2020 da Fondazione Ansaldo e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova.

È bello poter guardare al passato, poter ricordare. La memoria è necessaria per capire il presente e il futuro. E un evento terribile e tragico come il crollo di ponte Morandi, che resterà per sempre inciso nella pelle di Genova, può essere ricordato non solo per il lutto che ha causato, ma anche per l’immediata reazione che ha suscitato. Ecco, I mille del ponte vuole essere questo: un racconto “a stazioni” che parla delle vite e dell’impegno profuso dai lavoratori che hanno costruito il nuovo ponte di Genova.

Nato da una idea dello scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco, concretizzatasi nel libri I Mille del Ponte, e diventato in breve tempo testo teatrale grazie a Massimiliano Lussana, affidato alla regia esperta di Alessio Pizzech, e con le musiche di un talento istrionico come Mario Incudine, I mille del ponte potrebbe essere definito uno spettacolo “epico” che, nella forma del “Teatro Canzone”, narra di una meravigliosa avventura, realizzata in tempi record. Racconta, in definitiva – dice l’autore – «dell’Italia migliore che riscatta l’Italia peggiore».

Ecco, allora, una carrellata di personaggi e di storie, che intreccia i saldatori a Renzo Piano, gli ingegneri agli addetti al serraggio, gli autisti agli avvocati, i barellieri ai medici, fino ai notai, che hanno fatto di tutto per evitare gli espropri delle case sotto il Ponte. Insomma, un omaggio ai lavoratori e a quella genialità fattiva, che a volte l’Italia sa dimostrare e che si è concretizzata nel Ponte di luce. E poi, sempre con la musica, c’è il racconto di cos’è Genova e di cosa sono i Genovesi: città e cittadini fatti di mille campanili che si incontrano e si ritrovano nel loro modo migliore solo nelle disgrazie. E infine, scrive Lussana, «a far da contraltare al racconto nei vicoli e nelle strade di Genova, ecco un viaggio in Sicilia con quel ponte che non c’è sullo stretto come metafora di tutto questo».